Piano strategico del turismo: Fiavet difende le adv. Devono entrare a pieno titolo

Audizione in Senato per Fiavet. L’associazione, attraverso il suo legale, Federico Lucarelli, interviene a favore delle adv, un comparto di cui fanno parte 8mila aziende italiane che Fiavet da oltre 60 anni rappresenta. Con un giro d’affari nel 2022 di 9,3 miliardi, in calo rispetto ai 12,7 miliardi del 2019, le agenzie di viaggi occupano 27mila addetti e dunque entrano a pieno titolo nelle scelte del Piano strategico del turismo 2023-2027.

I temi trattati

Fiavet ha posto l’accento sul fenomeno della disintermediazione che, come si legge nel Piano Strategico stesso, non necessariamente  travalica il ruolo delle agenzie di viaggi, oggi sempre importante per il mercato. L’accesso alla transizione digitale è per Fiavet uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere.

“Condividiamo questa missione perché ciò che serve al turismo e al Piano strategico del Governo, secondo noi, non è disincentivare l’intermediazione, ma valorizzarla nella sua professionalità, nella capacità di produrre volumi ancora molto importanti e di costituire quella rete che proprio il Piano invoca, come insostituibile collante di affidabilità tra domanda e offerta”, ha dichiarato Lucarelli al Senato.

Secondo Fiavet le agenzie di viaggi uniranno il loro servizio di  assistenza al viaggiatore con migliori performance nella comunicazione, nel marketing e nella commercializzare attraverso il digitale, e grazie anche ad una formazione tematica orientata.

Il Tourist digital hub

Fiavet insiste ancora sul Tourist digital hub, ritenuto fondamentale a patto che si prosegua nella rotta già tracciata dai bandi pubblicati dal ministero del Turismo per l’adesione degli operatori al portale Italia.it. “In particolare – ha dichiarato Lucarelli – in riferimento all’intermediazione dei servizi turistici esperienziali, occorre garantire che il portale sia di supporto all’economia del turismo e che non si creino, come successo in passato in alcune Regioni, situazioni di sovrapposizione tra le competenze dei Dmc/Dmo e le attività commerciali”.

Outgoing e turismo scolastico

Tra le altre osservazioni sul Piano Strategico, Fiavet si è soffermata sulla necessità di prendere in maggiore considerazione il trascurato turismo outgoing, un’importante fetta di fatturato per l’Italia.

Altro tema caldo è il turismo scolastico, un’importante segmento del turismo organizzato, per il quale non c’è alcun intervento all’interno del Piano strategico. Fiavet insiste per l’uscita dal Codice degli appalti pubblici per questo specifico settore che necessita di una normativa autonoma, proprio per il suo modus operandi.

Il tema dei trasporti, parte integrante dei pacchetti turistici, è stato toccato perché l’attualità ci spinge sempre più verso la necessità di istituire fondi di garanzia in caso di fallimento delle compagnie, o di comportamenti scorretti in occasione di overbooking – sottolinea Fiavet nel suo report -. A detta della associazione di categoria, i fondi dovrebbero essere finanziati recuperandoli da percentuali sugli incassi di biglietteria dei vettori o con sanzioni da parte dell’Enac o dell’Antitrust, come avviene per le altre aziende del turismo organizzato.

Aggiornamento Codice del turismo

Infine Fiavet è intervenuta per l’aggiornamento del Codice del Turismo, fermo al 2011, in particolare soffermandosi sul portale Infotrav del Ministero, database pubblico di riferimento per i consumatori, che dovrebbero poter verificare le agenzie di viaggi abilitate. Fiavet sostiene che si potrebbe dotare ogni agenzia di un Codice Univoco Nazionale identificabile tramite QR code per facilitare le vendite tramite canali non abusivi.

Tags: ,

Potrebbe interessarti