Entra nel vivo la “battaglia di Aiav – Associazione Italiana Agenti di Viaggio facente capo a Cna – per tutelare il turismo organizzato nei confronti di Ryanair, vettore low-cost le cui condotte sono state ritenute da più parti tipiche della concorrenza sleale, diffamatorie, denigratorie e lesive dell’immagine e del lavoro delle agenzie di viaggi”. Così si esprime l’associazione in una nota.
Azione giudiziaria con intento risarcitorio
Il 10 maggio “Aiav ha avviato un’azione giudiziaria con intento inibitorio e risarcitorio, presentando un ricorso innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato finalizzato all’accertamento dell’illecito e propedeutico per intraprendere una class action presso il Tribunale di Milano”, spiega la nota.
“Dopo aver ottenuto il parere favorevole dal Consiglio Nazionale – dichiara Fulvio Avataneo, presidente Aiav – abbiamo presentato al Garante una copiosa memoria quale segnalazione, realizzata grazie alla fattiva collaborazione di centinaia di agenti di viaggio associati che, con il loro lavoro, hanno contribuito a facilitare il compito dei nostri legali”.Incontri e confronti
L’avvio della procedura è stato annunciato a margine dei recenti incontri istituzionali che hanno coinvolto l’associazione: il tavolo di confronto indetto dal ministero del Turismo per valutare i criteri di erogazione dei contributi a favore di agenti di viaggi e tour operator e la recente audizione senatoriale sul Piano Strategico del Turismo per il quinquennio 2023/2027. In entrambe le occasioni, l’associazione ha ribadito la necessità di un maggiore coordinamento tra governo, enti locali e rappresentanze di categoria – nessuna esclusa – affinché il comparto delle agenzie di viaggio possa essere adeguatamente supportato.
Il numero delle adv
“La pandemia ha creato un danno pressoché irreparabile al nostro settore – prosegue Avataneo –, ma stiamo dando prova di grande resistenza: alla fine del 2019 si contavano tra le 8.500 e le 9.000 agenzie di viaggi, che nel corso del biennio 2020-2021 si sono ridotte di circa 3.000/3.500 unità, facendo presagire un crollo inarrestabile della distribuzione. Al contrario, oggi si attestano nuovamente intorno agli 8.000 punti vendita, confermando che milioni di italiani – privati, imprese ed enti – per i loro viaggi continuano a richiedere ed apprezzare la capacità, la professionalità e la sicurezza che solo l’agente di viaggi può mettere in campo, quale valore aggiunto insostituibile nell’industria del turismo”.
Le istanze presentate
Tra le istanze che sono state presentate, la possibilità di inserire le spese sostenute dai consumatori per l’acquisto di pacchetti o servizi turistici presso agenzie viaggi o tour operator tra gli oneri da assoggettare a sgravio fiscale, considerando il “diritto alla vacanza” alla pari del “diritto alla salute”.
L’’istituzione di un tavolo di confronto con il MiTur e col Miur per migliorare l’alternanza scuola-lavoro a vantaggio di imprese e studenti e per definire un nuovo protocollo di collaborazione tra istituti scolastici e operatori del turismo sul tema delle visite di istruzione, settore che dovrebbe tornare ad essere riservato esclusivamente ad agenzie di viaggi e tour operator autorizzati.come già comunicato.
Aiav ha chiesto, ancora, l’armonizzazione delle norme regionali in materia turistica, per evitare che l’azione legislativa dello Stato risulti sproporzionatamente minimale rispetto a quella delle Regioni, ha ribadito la necessità di un impegno maggiore da parte di tutti gli attori coinvolti contro l’abusivismo. Un impegno che parte dalla disponibilità di un database pubblico, aggiornato e completo: uno strumento già disponibile, grazie a Viaggiare Senza Problemi, piattaforma sviluppata da Aiav nel 2018 che l’associazione è disponibile a cedere al ministero del Turismo a titolo gratuito, garantendone l’assistenza e la manutenzione per due anni –