EDITORIA - EVENTI - SERVIZI DAL 1972 AL SERVIZIO DEL TURISMO PROFESSIONALE
In crescita gli alberghi di catena; il ruolo di TH

Gli alberghi di catena in Italia rappresentano il 5,5% del mercato e crescono del 3,3% anno su anno, da 1.831 a 1.892. Sono alcune delle risultanze emerse dalla decima edizione del Report Hotels & Chains studio curato da Horwath Htl, in occasione dell’IHIF Forum di Berlino. Il rapporto fotografa in profondità il mercato italiano dell’ospitalità, con un focus  sullo sviluppo dei gruppi alberghieri in Italia.

L’offerta complessiva

Il rapporto, realizzato in collaborazione con Confindustria Alberghi e Università Bocconi, pone l’accento sui principali indicatori del mercato, tra cui l’offerta alberghiera complessiva, gli hotel e le camere di catena/brand, le catene internazionali e nazionali, la dimensione media degli hotel, le stelle e il numero di brand di catene locali e indipendenti.

Nello studio si analizzano anche le dinamiche turistiche dell’Italia e delle principali città d’arte,  in termini di arrivi, pernottamenti e nuovi sviluppi alberghieri.

Le camere di hotel di catena rompono per la prima volta il numero delle 200mila unità (202.696) e rappresentano il 17,7% di tutte le camere di albergo in Italia. Il lease è il modello di business più utilizzato (42,4%).

La fisionomia

In merito alla categoria, lo studio rivela che il 71,7% degli hotel di catena sono nei segmenti upscale & upper upscale. Roma e Milano sono le destinazioni con un numero di hotel in apertura entro il 2025 più alto, rispettivamente 26 e 17 e il 72% dei nuovi alberghi di catena in apertura sono gestiti da gruppi internazionali

I commenti

Zoran Bacic, managing director di Horwath Htl, autore del report spiega che “l’Italia ha registrato una ripresa migliore previsioni, ed alcuni indicatori sono già superiori a quelli del 2019. Nonostante la crescita continua di prodotti brandizzati (3,3% anno su anno) dimostri un interesse degli investitori ad offrire contenuti alberghieri moderni, molto c’è ancora da fare per posizionare il sistema hospitality italiano sullo stesso livello dei nostri principali competitor”.

“L’analisi evidenzia il dinamismo del settore dopo lo stop forzoso determinato dal Covid. Un segnale importante tanto più nella prospettiva di medio lungo periodo. Se questi segnali saranno confermati, il contributo del settore alberghiero all’economia di questo paese potrà crescere ancora” ha sottolineato Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Il primo posto a TH Group

Ed è di TH Group, società tutta made in Italy, il primo posto nel “ranking by size” (le classifiche per dimensione), nei gruppi “domestic chain groups” e “domestic chain brands”, dell’ultimo rapporto elaborato da Horwath HTL. TH si aggiudica anche il quinto posto nel capitolo “overall chain groups” e il secondo in “overall chain brands”.

“Da anni stiamo lavorando con l’obiettivo di diventare un grande gruppo e i dati emersi dall’ultimo rapporto “Hotels & Chains in Italy”  ci riempiono d’orgoglio” – dichiara Graziano Debellini, presidente di TH Resorts -. Siamo al primo posto nel “ranking by size”, nei gruppi “domestic chain groups” e “domestic chain brands”, al secondo nella classifica “overall chain brands”. Un risultato straordinario per un gruppo italiano, se pensiamo che l’Italia è al quartultimo posto per dimensione delle strutture, che nel 90% dei casi hanno meno di 10 addetti. Un nanismo che ci penalizza nella competizione internazionale.

In TH abbiamo fatto forti investimenti per dotarci di una gestione manageriale moderna, abbattere i costi fissi, ricorrere ad una capitalizzazione adeguata e continueremo su questa strada grazie alla lungimiranza dei nostri soci e dei consiglieri di amministrazione che ci supportano in questo percorso. Oggi stiamo lavorando a nuove acquisizioni, stiamo costruendo la strada per uno sbarco di TH all’estero e per aprirci al comparto luxury”.

Tags: , , ,

Potrebbe interessarti