Atm, il turismo globale alla ricerca  di nuovi modelli responsabili

Con i suoi oltre 2mila espositori in rappresentanza di più di 150 Paesi ospitati in 10 padiglioni, i 34mila partecipanti e un foltissimo gruppo di hosted buyer , l’Arabian Travel Market ha messo a fuoco il tema “Working Towards Net Zero”, cogliendo l’occasione per presentare innovazioni e strategie caratterizzate dalla capacità di accelerare il settore travel verso la decarbonizzazione. Sfida importante “Abbiamo motivi convincenti per dare priorità alla sostenibilità come valore fondamentale – ha spiegato Issam Kazim, chief executive officer Department of Tourism & Commerce Marketing -. Il tema rappresenta una sfida fondamentale per ognuno di noi. Dubai ha fatto passi da gigante in questo settore, con strategie per ridurre l’impronta di carbonio e creare un’industria del turismo più responsabile, inclusiva e rispettosa dell’ambiente a vantaggio dei visitatori e delle comunità locali”. La fiera emiratina ha riunito personalità del turismo e dell’economia provenienti da tutto il Medio Oriente per discutere su come l’industria dei viaggi debba adattarsi per affrontare il problema del cambiamento climatico e soddisfare le normative vigenti implementando nuove politiche, fondi e sostegni sostenibili. Secondo Sustainable Travel International, il turismo è responsabile di circa l’8% delle emissioni globali di anidride carbonica derivanti da trasporti, cibo e bevande, alloggio e beni e servizi correlati.

Rispondere alla domanda

“Lusso e sostenibilità non sono sempre andati di pari passo, ma la situazione sta cambiando – ha affermato Nadia Ibrahim, Board of Directors of the UN Global Compact -. Ci troviamo di fronte a una nuova generazione di viaggiatori che vuole esperienze di alto livello che non compromettano la sostenibilità. Ecco perché le compagnie aeree, alberghiere, agenzie di viaggio e destinazioni turistiche stanno pensando a come integrare la sostenibilità nei loro servizi esistenti e come possa essere utilizzata per attirare più clienti”. “A livello globale – ha dichiarato Sujit Mohanty, Divisione Regionale per gli Stati Arabi, Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri, che opera a stretto contatto con i governi e il settore privato in tutto mondo – negli ultimi 20 anni sono state registrate perdite economiche per 2,97 trilioni di dollari a causa di disastri ambientali. Il cambiamento climatico sta portando a rischi più frequenti e gravi come inondazioni, ondate di calore, cicloni e uragani. A sua volta, l’industria del turismo perde enormi somme di denaro a causa di questi rischi. Il ritorno sugli investimenti è quindi chiaro: investire ora per proteggere il futuro”. La Giordania è uno dei Paesi della regione con il più alto punteggio nell’Indice di sostenibilità ambientale di Euromonitor. “Educare sia le aziende sia i viaggiatori su come contribuiscono all’impronta di carbonio è una delle nostre priorità principali – ha confermato Abed Al Razzaq Arabiyat, direttore generale ente del turismo giordano -. Parallelamente, stiamo offrendo incentivi agli hotel, alle aziende e ad altri soggetti interessati per incoraggiare le pratiche sostenibili”. “La questione del cambiamento climatico non è mai stata così attuale e urgente e le voci più autorevoli del settore globale dei viaggi e del turismo sono allineate su una visione condivisa per garantire la protezione del pianeta a vantaggio di tutti, comunità locali e industria del turismo in primis”, ha concluso Danielle Curtis, Exhibition Director ME di Atm. La partecipazione degli espositori ad Atm 2023 è aumentata del 27% rispetto alla scorsa edizione.

Paola Olivari

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