Il traffico crocieristico in Italia sta tornando ai volumi del 2019, ma non solo. Li sta superando. E il risultato atteso per il 2023 rappresenterà probabilmente l’apice della ripresa.
Per l’anno in corso si stima infatti il superamento dei 12,4 milioni di passeggeri grazie a quasi 5mila toccate nave in più di 50 porti italiani, secondo lo short report Speciale Crociere redatto da Risposte Turismo, una performance che comporterebbe una variazione positiva sul 2022 del 33% per quanto riguarda i passeggeri accolti e del 2% per gli accosti. Complessivamente i passeggeri accolti lo scorso anno, lo ricordiamo, erano stati 9,3 milioni con quasi 4900 toccate nave in 57 porti. Il 23% del traffico totale era stato registrato a Civitavecchia, primo porto nazionale.
Le classifiche dei porti
Tra i porti nazionali a guidare la classifica ci sarà Civitavecchia con 2,7 mln di passeggeri (+26%), Napoli con 1,5 mln di passeggeri (+31%) e Genova che ne dovrebbe accogliere 1,4 mln (+27%). Nella top 10 ritorna Venezia in base ad una previsione di circa 600mila passeggeri. Per quel che riguarda invece i porti del Mediterraneo, il 2022 ha visto Barcellona al 1° posto con oltre 2,3 mln di passeggeri, seguita da Civitavecchia che ha concluso l’anno accogliendone 2,2 mln. Terzo posto a Marsiglia con 1,4 mln di passeggeri seguita da Palma De Mallorca con 1,3 mln.
“Avevamo immaginato una crescita sì, ma più sottile di quella a cui stiamo assistendo – ha commentato Francesco Di Cesare, presidente di Risposte Turismo – quindi se non ci saranno stravolgimenti il 2023 vedrà i numeri salire ulteriormente rispetto alle previsioni – ha detto -. La prospettiva è legata principalmente ad un tasso più alto di riempimento delle navi, con flotte che sono tornate alla piena operatività, e ai numerosi investimenti dei player, porti e compagnie. Compagnie che sono state brave e lo sono da tempo. Brave durante la pandemia a far in modo che l’attenzione verso le crociere non si spegnesse, brave a reggere la batosta sul piano economico, brave a muoversi sugli ambiti di sostenibilità – ha detto Di Cesare – e credo che oggi stiano prendendo i dividendi di questo investimento”.
Pioggia di infrastrutture dedicate
Sul biennio 2022-2024 saranno più di 820 mln gli euro investiti sulla crocieristica di cui 258 mln nell’area delle infrastrutture (31,4%), 231 mln per interventi di dragaggio (28,2%) e 210 mln per nuove strutture e terminal crociere (25,7%). Sono soprattutto i porti a trarre beneficio dai fondi del Pnrr con interventi importanti che riguarderanno soprattutto i sistemi di refuel delle navi.
Solo in Adriatico, secondo la stima illustrata da Risposte Turismo in occasione dell’Adriatic Sea Forum di Dubrovnik, oltre 210 milioni di euro saranno investiti in infrastrutture dedicate al segmento ferry e crociere nel triennio 2023-2025. Tra i progetti che verranno realizzati spiccano il nuovo terminal crocieristico di Marghera, a Venezia, per l’approdo delle navi da oltre 25mila tonnellate (valore dell’investimento 61 mln di euro- termine lavori nel 2026), il nuovo terminal crocieristico di Igoumenitsa che potrà ospitare navi fino a 240 mt di lunghezza (valore dell’investimento 50 mln di euro- termine lavori a fine 2023), e la nuova stazione marittima al Porto Corsini di Ravenna (valore dell’investimento 27,7 mln di euro da parte di Ravenna Civitas Cruise Port- joint venture tra RCL Cruises e VSL Ravenna- termine lavori nel 2024).
Sempre in Adriatico si attende, entro l’estate del prossimo anno, la seconda stazione marittima nel porto di Bari (valore dell’investimento 11,5 mln di euro) e la prima stazione marittima a Spalato (valore dell’investimento 8,5 mln di euro).
Alessandra Tesan