Estate in adv: Il vero problema sarà la disponibilità

Disponibilità. E’ questo uno dei tanti nodi dell’estate 2023 cui devono far fronte le adv. Almeno per il momento. “Per la prima volta capita di sentire tour operator o comunque fornitori di servizi che comunicano che, per tutto il mese di agosto, non si trova niente. Questo vale per tanti Paesi dell’Africa, ma non solo: la Tanzania, così come la Namibia, il Sudafrica risultano essere in stop sales già da un mese”. A porre l’accento su questo aspetto è Fabio Angiolillo, socio e direttore vendite della adv Business Class Viaggi, che dà il suo contributo al racconto dell’estate da parte della distribuzione.

Il costo dei voli

L’altro nodo, che Angiolillo definisce “irrisolvibile per questa stagione”, sono i costi dei voli. “Non ricordo incrementi di tariffe aeree così alti. Su alcune destinazioni dove non volano molte compagnie, i prezzi rasentano l’incredibile”. L’adv cita come esempio, un preventivo fly &drive per la Scozia che, “a parità di giorni, ha quasi lo stesso costo di uno nei parchi degli Stati Uniti. Le disponibilità in molte destinazioni hanno cominciato già da tempo a scarseggiare e l’ipotesi che da fine maggio le uniche disponibilità per il mese di agosto saranno per l’Italia non è poi così remota. La sensazione è che ci sia meno ricettività – afferma Angiolillo -, hotel, fornitori di servizi come transfer, assistenti, auto a noleggio solo per fare qualche esempio”.

C’è sempre un aspetto positivo, infatti, “fortunatamente la maggior parte della clientela ha recepito questa tendenza ed ha anticipato le prenotazioni, pur spendendo molto di più degli anni passati. Il vero problema di questa estate non sarà il prezzo, ma la disponibilità”.

Cancellazioni, overbooking e carenza personale

Un’altra criticità, per il momento solo paventata, riguarda sempre il fronte del trasporto aereo, però da un altro punto di vista, cioè non solo da quello delle tariffe. Angiolillo mette in guardia sul “rischio che, come lo scorso anno, alcune compagnie non siano in grado di far fronte agli impegni presi con i clienti: il timore di cancellazioni all’ultimo minuto, overbooking e carenza di personale è reale”.

La nuova tendenza

C’è poi una nuova tendenza che sta prendendo piede. A detta di Angiolillo “nel post pandemia sta diventando sempre più usuale: l’incremento delle aziende che adottano politiche di welfare nei confronti dei dipendenti, probabilmente dovute alle agevolazioni fiscali, inoltre, verosimilmente durante la pandemia, benefit come l’auto aziendale o il telefono hanno perso di valore, spingendo gli aventi diritto a optare per quei benefit rivolti alla persona, alla famiglia e allo svago, tra cui chiaramente rientra il mondo dei viaggi”.

Stefania Vicini

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