E’ uomo di tour operating, ma ha anche un’anima alberghiera. Conoscenza del mercato italiano e straniero. Beppe Pellegrino porta il suo know how in dote a Going Resort, con la carica di manager division. Ha un compito che gli si confà, un progetto che gli piace, una filosofia ben precisa da portare avanti e un piano industriale a cinque anni, che prevede 20 strutture, dieci in commercializzazione e altrettante in gestione diretta (con acquisto) “per portare avanti il dna di Msc Cruises”, afferma. Le aree di sviluppo sono Italia, Mediterraneo e Tropici, il segmento di mercato è medio-alto.
Lo spazio up level
“Il brand Going Resort ha iniziato con l’apertura di circa 200 posti charter a settimana a Marsa Alam e Sharm. Si è pensato che ci fosse spazio up level per servire questa destinazione”, spiega il manager. Un progetto che fonda le sue basi in una nuova parola, il manager la chiama stylosophy, è il nuovo pay off. Una parola che segna uno stile, un modo di intendere i servizi, “un passo avanti – dice – per quanto riguarda la parte wellness, quella dei servizi alberghieri, le escursioni proposte, le attività, l’intrattenimento”. Si parla di viaggiatori, non più di turisti.
Il valore delle esperienze
Pellegrino parla anche di mindfulness per inquadrare l’offerta di una atmosfera molto particolare, in cui il cliente può vivere delle esperienze che può gestire anche tramite una app. “Siamo molto attenti al servizio e, tramite l’app What’s Going on, i clienti possono prenotare singole attività ed escursioni one to one diverse dal solito, gestendo in autonomia le prenotazioni delle esperienze, come una lezione di musica e di canto, o una festa a sorpresa o una cena particolare. Ci sono anche gli ambasciatori che presentano le attività. La concorrenza è diventata bravissima e queste destinazioni possono dare qualcosa in più. In Egitto abbiamo scelto due strutture importanti, conosciute dal mercato italiano, che sono state rinnovate, dove ci si prende cura del corpo e della mente. Si possono fare cene a tema o secondo la novità del dine around, che prevede la possibilità di scegliere due ristoranti diversi nell’arco del soggiorno, in alternativa a quello principale e come parte del pacchetto tutto compreso”. È questa la ricetta di quell’Egitto balneare a 5 stelle, che è stato annunciato. Le strutture sono il Diamond Beach Resort a Sharm, della catena Sunrise Resorts & Cruises, e il Radisson Blu El Quseir con aeroporto di arrivo a Marsa Alam.
Il portfolio e gli obiettivi
I Going Resort al momento sono tre per un totale di 170 camere. “E’ una base, le strutture non sono grandi, ma abbiamo la possibilità di raddoppiare i voli nei periodi di alta richiesta”. Egitto, ma anche Italia. Nel portfolio c’è anche la gestione del boutique hotel di Favignana, “Il Baglio sull’Acqua è di grande livello, riserva una particolare attenzione alla natura e alla conoscenza del mare, propone un servizio alberghiero à la carte”.
Going Resort guarda anche all’inverno e, tra i progetti, ci sono i Tropici, “stiamo guardando di acquisire un resort per dare continuità – fa sapere il manager -. Mentre per l’estate 2024 in Sardegna e in Sicilia faremo cose importanti”.
Quanto ai mercati esteri sul Mar Rosso, prima del conflitto in Ucraina, i Paesi dell’Est avevano numeri di tutto rispetto, adesso i flussi “dal mercato ucraino e russo sono colmati da una clientela meno numerosa, ma più spendente, tra cui gli arabi e gli israeliani”. Quanto a Going Resorts, Pellegrino lo dice chiaramente: “Il mercato estero sarà valutato quando avremo una struttura di proprietà. In Egitto valuteremo in futuro”. Intanto è partito il piano sulle adv, che prevede roadshow, educational, serate a tema. “Vogliamo lavorare con tutti i network ed agenzie”, fa sapere il manager.
Stefania Vicini