Un’offerta da circa 4.200 camere, con un aumento del 15% sul 2022, in 17 strutture in tutta Italia tra mare e lago. Sono i numeri di Th Resorts per questa estate, secondo quanto dichiarato da Stefano Maria Simei, direttore commerciale e marketing. Il dato sul terreno delle prenotazioni è confortante. Il manager osserva che, “se all’inizio del 2021 e del 2022 le prenotazioni anticipate erano ancora frenate dall’incertezza al 30 aprile di quest’anno, stesso perimetro registriamo un dato molto confortante, un +50% sul 2022, che diventa +80% se prendiamo in considerazione anche le nuove acquisizioni. Nonostante l’inflazione ed il rincaro delle materie prime ad oggi posso dire che gli italiani non sembrano disposti a fare rinunce in tema di vacanze”.
Bene Sardegna, Puglia e Calabria
In generale tutte le regioni stanno preformando in modo positivo, ma a registrare “il trend di crescita più netto nel nostro caso sono sicuramente Sardegna e Puglia. Nel nostro caso a queste destinazioni si aggiunge la Calabria, dove abbiamo tenuto una politica di pricing più aggressiva e i villaggi Touring Club Italiano che si riconfermano sempre premiati dai clienti affezionati alla proposta di prodotto”.
Il target principale restano le famiglie, “proprio perché la fascia tra i 35 e i 55 anni risulta la più propensa a programmare per tempo le vacanze estive, ma vediamo in crescita anche coppie e amici”, commenta Simei.
L’estate promette numerose novità, “alcune delle quali le racconteremo nelle prossime settimane – annuncia il manager -. In questi giorni stiamo terminando i lavori di rinnovamento del Th Ostuni e del Th Ortano e siamo soddisfatti dell’acquisizione del Th Costa Rei“.
Dal fronte estero
Il manager attesta che anche la risposta dei mercati esteri “è ottima, con dati migliori di quelli del 2019 e una quota di prenotazioni internazionali in continua crescita, con segnali promettenti che ci fanno pensare che questa tendenza potrebbe continuare nel corso dell’anno”. Una tendenza trainata dai “Paesi del Nord Europa e di lingua tedesca, ma anche dagli americani che possono approfittare di un dollaro molto forte”.
Il manager lo dice chiaramente, i “dati sono confortanti rispetto agli anni scorsi, ma non possiamo considerare che questa partita sia stata vinta, dobbiamo continuare a investire e nel nostro caso lo stiamo facendo in modo importante per poter mantenere la competitività con gli altri Paesi del Mediterraneo. Nel nostro caso siamo fortunati perché, grazie all’investimento continuativo per fidelizzare le nostre maestranze, abbiamo appena concluso con successo la TH Academy, non abbiamo problemi di personale”.
Sul pricing competitività molto forte
Parlando, invece, di prezzi, alla domanda su quanto siano i rincari, Simei fa presente che è stato mantenuto “un livello di competitività molto forte, nonostante il percorso inflattivo abbia comportato un importante aumento dei costi di servizio, serve lavorare sul rapporto qualità-prezzo perché siamo certi che la qualità del servizio sia la leva per consolidare il rapporto con i nostri ospiti. I vari aumenti che si sono ripercossi su tutta la filiera dei costi hanno contribuito ad una crescita del pricing tra il 10 e il 20% frutto di un pricing dinamico che cerca di contenere i rincari per non penalizzare ulteriormente le famiglie”.
Stefania Vicini