Gli italiani amano la Germania e sono tre le motivazioni principali: apprezzano l’alta qualità dell’offerta che la destinazione sa offrire, la sostenibilità delle proposte e il patrimonio artistico/culturale. A confermarlo i dati relativi al nostro mercato “Il primo trimestre di quest’anno ha segnato un +116% rispetto allo stesso periodo del 2022 con circa 695mila pernottamenti. -spiega Agata Marchetti, direttrice ad interim dell’Ente nazionale germanico per il turismo– Di pari passo cresce anche il trend delle prenotazioni delle strutture alberghiere, anche se non ha ancora pienamente recuparo i volumi pre Covid (-23%) ma ci sono forti segnali di ripresa per i prossimi mesi. A farla da padrone è ancora il target leisure (62%) seguito (al 26% della quota di viaggiatori) dal comparto Mice che sta crescendo grazie ai trend sempre più diffusi di workation e bleisure. Si allungano anche i soggiorni con un 72% di viaggi di oltre 4 notti e 84% da una a tre notti con una predilezione per le strutture di alto livello scelte dal 79% dei viaggiatori”. Numeri che si riflettono di conseguenza anche sul fatturato complessivo che nel 2022 si è attestato sui 727 euro a soggiorno e 140 euro a notte (rispetto ai 646 e 103 dell’anno precedente).
Il “modus operandi” degli italiani
Ma come si comportano gli italiani quando vogliono prenotare un viaggio in Germania? Il 94% lo fa su internet, meglio se su mobile, mentre il 29% si reca ancora in agenzia in quest’ultimo caso si tratta di una percentuale più alta rispetto alla media degli altri Paesi europei. Le città che dimostrano più interesse sono Milano, Roma e Venezia. “Altri luoghi come Napoli e Catania, nella top 5 delle ricerche, slittano poi sui gradini più bassi in quanto penalizzate dalla mancanza dei collegamenti aerei, per questo motivo la ricerca non si converte in acquisto. -prosegue Marchetti- Tendenzialmente gli italiani sono un bacino da last minute con una percentuale tra il 58 e il 65% che prenota da 0 a 30 giorni prima della partenza”. A guidare la scelta della Germania come meta di viaggio sono: attrazioni turistiche (47%), offerte di arte e cultura (41%), paesaggio urbano e architettura (32%).
Berlino caput mundi
Parlando di città, un ruolo da vera protagonista non può che giocarlo Berlino. Per il settore travel immancabile l’appuntamento con la terza edizione del Bestival (6 e 7 luglio): il Mice and Travel Business Festival richiamerà oltre 50 relatori e attori, più di 100 fornitori berlinesi e oltre 800 partecipanti da tutta Europa. A dominare la scena sarà anche il polo culturale dell”Isola dei Musei” che racchiude otto edifici di interesse artistico, storico e culturale che cambierà volto. “Si sta portando avanti un progetto per la costruzione, entro i prossimi 10 anni, di una sorta di ‘promenade archeologica’ che unirà tutti i musei convogliandoli in unico ingresso. -spiega Carlo Carbone, market & media relations manager di Visit Berlin– A questo si aggiunge la recente inaugurazione dello spazio culturale Humbolat Forum (ben 30mila mq di superficie), mentre nei prossimi mesi verrà svelato il Freedom & Unity Monument. Inoltre, in occasione dei 160 anni dalla nascita del pittore Edvard Munch, Postdam e Berlino ospiteranno due interessanti rassegne. Per gli appassionati di fotografia, poi, sta per debuttare il Fotografiska Museum”. Effervescente anche il settore dell’ospitalità con numerose nuove aperture, tra le più suggestive l’Hotel Oderberger: un’ ex piscina comunale progettata nel 1898 (e chiusa dal 1986), convertita in albergo con 70 camere, il vero pezzo forte resta sempre la storica piscina neorinascimentale a disposizione degli ospiti. Il Wilmina Hotel, dove le celle dell’ex carcere femminile sono state convertite in lussuose camere dal fascino unico, e l’Huttenplast costruito all’interno di una fabbrica e i clienti possono alloggiare in roulotte vintage.
Sveva Faldella