Ponte del 2 giugno: l’occasione d’oro. I numeri e le aspettative

Viene definito un “ponte oltre le attese“, quello del 2 giugno. Il turismo accelera per il fine settimana lungo della Festa della Repubblica: tra giovedì 1 e domenica 4 giugno risulta prenotato il 78% delle camere disponibili online, per un totale di 6,2 milioni di presenze nelle strutture ricettive e un fatturato per consumi turistici pari a circa 800 milioni di euro. Sono le stime comunicate da Cst per Assoturismo Confesercenti.  

Rispetto allo scorso anno

Nel confronto con il 2022, anno in cui il ponte del 2 giugno è durato 5 giorni, contro i 4 di quest’anno, cresce il livello di saturazione delle camere (78% contro 75%), ma diminuiscono le presenze, siamo a 6,2 milioni nel 2023 contro i 7 milioni del 2022, sottolinea la nota. 

Nelle strutture ricettive delle città d’arte

I numeri parlano chiaro, per l’ultimo ponte di primavera è atteso nel nostro Paese un flusso consistente di turisti, non solo italiani. Un movimento che sarà maggiormente percepito nelle città e nei centri d’arte, nelle località dei laghi, marine e collinari. In base ai risultati della consueta indagine del Centro Studi Turistici sui portali di prenotazione online, infatti, le strutture ricettive delle città d’arte raggiungono una saturazione dell’83%.

Stesso trend per le località dei laghi che presentano una saturazione della disponibilità online dell’84%. Valori leggermente inferiori sono stati invece rilevati per le strutture delle località rurali/collinari e marine, rispettivamente dell’82% e dell’80%. Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località montane e termali: per le prime la saturazione è del 68%, mentre per le seconde sale al 70%.   

Le regioni e la saturazione dell’offerta

A livello territoriale, la saturazione dell’offerta si presenta abbastanza differenziata. Le regioni con i tassi di occupazione più elevati sono Liguria e Lazio (89%), e Toscana e Campania (88%). Risultati decisamente positivi sono previsti anche per Lombardia, Veneto e Umbria.

La situazione in Emilia-Romagna

Recuperano le prenotazioni in Emilia-Romagna: si scontano però gli effetti dell’alluvione con una percentuale (70%) più bassa rispetto agli anni scorsi, ma comunque incoraggiante per la ripresa turistica ed economica della regione. Si segnala, comunque, negli scorsi dieci giorni, la perdita di 250mila pernottamenti, con un danno di almeno 35 milioni di euro di mancato fatturato per le strutture ricettive; a mancare soprattutto gli stranieri che in questo periodo affollavano già le spiagge della riviera romagnola. 

“Il turismo continua a correre, dimostrando ancora – anche se non è necessario – di essere tra i comparti economici più vitali d’Italia – dice Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Rincuora la ripresa delle prenotazioni in Emilia-Romagna, che erano rallentate dopo l’alluvione, ma si può fare di più. Va rivista la narrazione: la Riviera Romagnola è rimasta sempre aperta e si può prenotare con fiducia, un contributo concreto alla ripartenza dell’economia della regione, che ha nel turismo uno dei suoi pilastri”. 

Un’occasione d’oro per il turismo

A parlare del ponte del 2 giugno è anche la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli. “Il turismo cerca nuove direzioni e mai come ora per gli italiani l’importante è, nonostante tutto, partire – dichiara -. Se ne è avuta la prova con il sold out nelle città d’arte per Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio e lo confermano le previsioni di grande partenze per il ponte del 2 giugno“.Secondo l’Osservatorio di Federturismo Confindustria saranno circa 15 milioni gli italiani che approfitteranno dell’occasione della Festa della Repubblica Italiana per godersi l’anticipo dell’estate che quest’anno si preannuncia di grandi numeri, con una crescita dei pernottamenti, secondo le stime di Demoskopika, del 3,2 % rispetto al 2022.

Puglia e Campania in testa

Nonostante l’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione, gli italiani anche per questo ponte hanno deciso di mettere mano al portafoglio, seppur con oculatezza, pur di concedersi un break. Visti gli aumenti dei costi dei viaggi e il poco tempo a disposizione hanno optato prevalentemente per mete vicine con una preferenza per le località di mare: Puglia e Campania in testa, ma anche Emilia Romagna come forma di solidarietà verso un territorio che ha subito recentemente gravi danni, ma che sta dimostrando di essere pronto ad accogliere i turisti in sicurezza.Non mancherà la visita culturale nei piccoli borghi e alle terme all’insegna del relax così come nelle città d’arte dove la permanenza sarà in media di 2 notti con una buona occupabilità delle strutture alberghiere quasi ovunque. Si privilegerà il territorio italiano da esplorare e in cui vivere nuove esperienze in attesa dell’estate per viaggi più lunghi all’estero.

Le stime di Confcommercio – Swg

A fare delle stime sul ponte è anche l’Osservatorio Turismo Confcommercio – Swg. Numeri alla mano, saranno 14,9 milioni gli italiani che approfitteranno della Festa della Repubblica per aggiudicarsi un weekend lungo, o anche qualche giorno in più, fuori casa in vacanza. Molti però gli indecisi fino all’ultimo momento a causa del meteo instabile.

Con un budget medio di 400 euro pro-capite messo a disposizione tutto compreso, il giro d’affari generato sfiorerà 6 miliardi di euro: una cifra sostanzialmente in linea con il resto dei “ponti” trascorsi del 2023.

Va però notato che la propensione a partire che gli italiani manifestano oggi è inferiore, di circa 4 punti percentuali, a quella dichiarata solo un mese fa per la stessa ricorrenza, anche per l’incertezza del meteo che potrebbe scoraggiare le partenze. Però, nonostante la lunghezza mediamente piuttosto ridotta del viaggio pianificato – il 67% del campione starà fuori casa 1 o 2 notti al massimo – 1 italiano su 2 ha scelto, come destinazione, una località fuori dalla sua regione di residenza e addirittura 1 su 10 una meta estera.

Il mare stravince, scelto dal 36% degli intervistati, ma anche città, città d’arte e borghi totalizzano, complessivamente, un ottimo 27%. In buona posizione anche la montagna, con il 14% delle preferenze, rivelano i dati dell’Osservatorio Turismo Confcommercio – Swg riferiti al ponte del 2 giugno.

Tags: , , , , ,

Potrebbe interessarti