Svolta italiana sull’accessibilità: arriva il noleggio inclusivo

L’Italia fa passi in avanti nello sviluppo del turismo inclusivo e, per prima in Europa, si dota di auto a noleggio adattate che potranno rendere  totalmente indipendenti le persone con patente speciale.

La nuova campagna  “La vita indipendente non va in vacanza”  realizzata da Aism (Associazione italiana Sclerosi Multipla Ap) con il patrocinio di Enit e Fish (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap) è stata presentata ieri a Roma e con l’apprezzamento dei ministri per le Disabilità e del Turismo il progetto si propone di mettere a disposizione delle persone con disabilità un servizio di noleggio di auto adattate, attraverso la piattaforma di Sicily by Car, che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa ed avrà la gestione operativa delle vetture e del servizio.

Entro il 2025, il progetto si propone di raggiungere fino a 10 aeroporti in importanti città italiane come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia, selezionati in base alle esigenze dei passeggeri e alle potenzialità turistiche.

Lo scenario di riferimento

Il turismo accessibile rappresenta un settore in continua crescita. In Italia le persone con  disabilità sono oltre 3 mln, 87 mln in Europa e sono ancora troppe le barriere che ancora si frappongono all’esercizio concreto di  questo diritto, emerse anche dal Barometro annuale della SM presentato ieri mattina in Senato da AISM e che riporta un quadro di forte criticità nell’accesso a servizi di trasporto, strutture ricettive, patrimonio culturale: barriere non solo fisiche ma anche legate ai processi ed ai modelli di organizzazione dei servizi, come nel caso dei tradizionali servizi di noleggio auto.

La campagna

Il claim della campagna è un gioco di parole tra un’espressione di uso comune che indica un’attività svolta senza soluzione di continuità, come dire ‘non va in vacanza’, e la possibilità di andare in vacanza senza rinunciare alla propria ‘vita indipendente’. Il risultato viene ottenuto utilizzando una croce che ‘cancella’ la parola ‘”non”, proprio come si fa con gli errori.

Inclusività e Piano Strategico

“Un progetto che valorizza la capacità del Paese di offrire soluzioni di turismo inclusivo, rimuovendo un ostacolo alla libertà di spostamento, concorrendo a realizzare il diritto all’autonomia ed alla vita indipendente, ampliando le potenzialità dell’intero sistema turistico nazionale attraverso servizi in grado di costruire comunità davvero intelligenti perché inclusive, accessibili, sostenibili”- ha dichiarato in un video messaggio alla platea  il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli a cui è seguita anche la lettera del ministro del turismo Daniela Santanchè: “Occorre lavorare sodo perchè il turismo divenga inclusivo di per sè- ha detto-, e proprio l’inclusività è uno dei temi posti al centro del Piano Strategico 2023-2027 che vede lo stanziamento di un fondo di 18 mln di euro per realizzare una serie di interventi in materia, tra cui la certificazione delle strutture turistiche in grado di rispondere alle esigenze dei viaggiatori con mobilità ridotta“.

Enit monitora e sostiene lo sviluppo del turismo accessibile– il commento di Ivana Jelinic, presidente e ceo Enit-. Le imprese ricettive italiane sono attrezzate con specifici servizi: 50,2% per celiaci, il 48,2% effettua comunicazione trasparente su servizi e caratteristiche della struttura per una maggiore accessibilità, il 45% sostiene di disporre di servizi accessibili a tutti, il 16% dispone un montascale in servizio, il 14,5% ha dotato l’esercizio di segnaletica direzionale, identificativa podo-tattile o multimodale, il 14% fa formazione sulle disabilità al proprio personale., il 7,6% ha predisposto percorsi tattili e il 5,3% ha impiantato dispositivi luminosi per sordo-muti”.

L’indagine

Dall’indagine dell’Ufficio Studi Enit su rilevazione diretta CSA, il 7% dei vacanzieri italiani durante l’estate 2021 ha trascorso almeno una vacanza con qualcuno che presenta una disabilità o delle esigenze particolari. Il dato sale al 13% tra i Veterans (over 65), al 12% tra i pensionati ed è leggermente più alto tra i residenti nel Nord Est (9%) e tra chi dichiara uno status socio[1]economico alto (10%).

Tra le esigenze e gli aspetti verificati per la vacanza, il 50% riguarda la struttura ricettiva, il 33% la mobilità e i mezzi di trasporto, il 32% l’accessibilità ai punti di interesse turistico, il 22% gli aspetti sanitari e il 10% la ristorazione. La valutazione complessiva su l’accoglienza e l’accessibilità ai servizi che queste persone con disabilità o esigenze particolari hanno trovato nel corso della vacanza è soddisfacente ma con riserva: il 40% ha dato un giudizio tra 8 e 10, il 47% tra il 6 e il 7. Giudizi tra l’1 e il 5 per il 13%, che raggiunge il 27% in tema di mobilità.

Alessandra Tesan

 

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