L’allarme di Iberia sullo stop ai voli per tratte brevi

Quanto avvenuto in Francia, dove il governo ha spinto all’utilizzo del mezzo ferroviario per tratte brevi, sta ora accadendo in Spagna. A sollevare l’argomento sulla stampa internazionale è Iberia, che parla chiaramente dell’impatto del divieto di voli a corto raggio in Spagna dove esiste un’alternativa ferroviaria, una misura che probabilmente comporterebbe la scomparsa di un volo nazionale su cinque (Vueling e Volotea, che non sono coinvolte nella fine dei voli a corto raggio in Francia).

Il commento

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l’Espacio Iberia di Madrid, Juan Cierco, direttore aziendale della compagnia, ha chiarito che la misura adottata dal governo francese ha avuto un impatto praticamente nullo sul trasporto aereo.

“Il divieto di voli nazionali in Francia riguarda solo un volo, poiché gli altri due che potevano essere colpiti erano già stati eliminati prima della sua applicazione. Sembra una decisione che cambierà il modello, ma non riguarda quasi nessun passeggero”, afferma Cierco.

Per Cierco, invece di vietare, il governo “dovrebbe puntare su un modello di intermodalità efficiente ed efficace che possa integrare i voli nazionali”. In questo senso, sostiene il ricorso ai fondi Next Generation per fare progressi sia su questo tema che sullo sviluppo del carburante sostenibile. In termini simili, Beatriz Guillén, direttore delle vendite globali di Iberia, ricorda che “l’hub di Madrid ha bisogno di una solida rete di rotte nazionali che possa fornire una soluzione efficiente ai quasi quattro milioni di passeggeri che volano a Madrid per raggiungere altre destinazioni internazionali”.

La spiegazione

“Avremmo bisogno di otto-dieci treni ad alta velocità all’ora nelle ore di punta, ma attualmente non ce ne sono. Si prevede che nel 2026 ce ne saranno uno o due, il che non è sufficiente”, avverte.

In questo senso, sottolinea che “rinunciare a queste tratte penalizzerebbe la Spagna rispetto ad altri Paesi europei che da anni promuovono l’intermodalità”. “Se venissero eliminate e non ci fosse una vera connettività, le emissioni si moltiplicherebbero perché i passeggeri sarebbero costretti a recarsi in altri hub europei invece che a Barajas”, conclude.

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