Il traffico passeggeri ha fatto ulteriori progressi verso una ripresa completa, ma c’è ancora un’ampia divergenza di prestazioni in tutto il continente. E’ quanto emerge dal rapporto sul traffico aereo per aprile 2023 pubblicato dall’ente commerciale aeroportuale europeo Aci Europe.
In crescita del 21,1% ad aprile
Il traffico passeggeri nel network aeroportuale europeo è cresciuto del 21,1% ad aprile rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Considerando che, in quel periodo, le restrizioni di viaggio erano state ampiamente allentate in Europa, l’aumento è significativo. Di conseguenza, rispetto ai livelli pre-pandemia (aprile 2019), i volumi ad aprile di quest’anno si sono attestati al -7,6%, un ulteriore miglioramento rispetto ai mesi precedenti, visto che il primo trimestre era al -10,6%.
“Aprile ci ha portato più vicini di sempre a una piena ripresa del traffico passeggeri – afferma Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe -. Le festività pasquali hanno rafforzato la domanda, che chiaramente ha continuato a sfidare le pressioni inflazionistiche. Ciò è piuttosto notevole quando l’aumento delle tariffe aeree è più di 6 volte superiore all’inflazione dei prezzi al consumo. Tuttavia – ha proseguito – non tutti gli aeroporti ne hanno beneficiato nella stessa misura. Le variazioni delle prestazioni sono rimaste significative nei mercati aeroportuali nazionali e individuali, con solo il 47% degli aeroporti europei che ha recuperato completamente i volumi di passeggeri pre-pandemia. Ciò riflette i modelli di ripresa consolidati, in particolare l’importanza della domanda leisure e Vfr, l’espansione dei vettori ultra-low cost e la stretta gestione della capacità della maggior parte delle altre compagnie aeree. Insieme agli scioperi, alle conseguenze del conflitto in Ucraina e, ultimo ma non meno importante, all’aumento della concorrenza aeroportuale, tutti questi fattori si sono combinati per plasmare le fortune del traffico degli aeroporti di tutta Europa”.
Alcune performance
Gli aeroporti dell’Eu, Eea, Switzerland and Uk. hanno registrato un aumento del traffico passeggeri del +19,1% ad aprile rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con volumi inferiori dell’8,1% rispetto ai livelli pre-pandemia (aprile 2019). Gli aeroporti in Islanda (+14,5%), Cipro (+11,9%), Grecia (+11%), Portogallo (+10,7%), Bulgaria (+8,7%) e Malta (+8,4%) hanno ampiamente superato i volumi pre-pandemia e pubblicato i migliori risultati.
Al contrario, quelli in Slovenia (-39,8%), Germania (-26,1%), Slovacchia (-25,9%) e Repubblica Ceca (-23,7%) sono rimasti i più lontani da una piena ripresa.
La natura leisure-driven della ripresa
La performance dei maggiori mercati riflette la natura leisure-driven della ripresa e la crescente penetrazione nel mercato dei vettori ultra-low cost con gli aeroporti in Spagna (+2,7%) e Italia (+1%) che hanno registrato una piena ripresa, seguiti da quelle di Regno Unito (-9,3%), Francia (-12,8%) e Germania – rivela Aci Europe.
Negli aeroporti del resto d’Europa (Albania, Armenia, Bielorussia, Bosnia e Erzegovina, Georgia, Israele, Kazakhistan, Kosovo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Russia, Serbia, Turchia, Ucraina, Uzbekistan) il traffico passeggeri è cresciuto del 35,3% ad aprile rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con volumi inferiori di appena il -4,1% rispetto aprile 2019.
Mentre gli aeroporti in Ucraina (-100%) hanno perso tutto il traffico passeggeri e anche quelli in Moldavia (-19,9%) sono stati colpiti dal conflitto, gli aeroporti in Russia (-2,8%) sono stati vicini ai volumi pre-pandemia a causa dello spostamento della domanda verso mercati nazionali ed extra Ue. Il che ha visto un continuo miglioramento delle performance degli aeroporti in Armenia (+95,1%), Uzbekistan (+75,4%) e Serbia (+24,2%).
Gli aeroporti in Turchia (-1,5%) hanno quasi recuperato i volumi pre-pandemia, mentre quelli in Albania (+115,8%), Kosovo (+53,7%) e Macedonia del Nord (+21,7%) hanno registrato una crescita impressionante.
I primi cinque scali
Il traffico passeggeri nei primi 5 aeroporti europei è cresciuto del +23,4% ad aprile rispetto allo stesso mese dello scorso anno, leggermente al di sopra dei tassi di crescita medi di altri segmenti dell’industria aeroportuale. Tuttavia, i volumi sono rimasti ancora del -9,8% al di sotto dei livelli pre-pandemia (aprile 2019).
Londra-Heathrow ha guidato l’attuale top 5, accogliendo 6,4 milioni di passeggeri. Ciò ha rappresentato un aumento del 25,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e una diminuzione del 5,9% rispetto ai livelli pre-pandemia (aprile 2019).
Istanbul è arrivata seconda con il suo traffico passeggeri al +34,3% rispetto ad aprile 2022 e un +10,8%. A seguire Parigi-Cdg (+19,3% su aprile 2022 e -15,5% su pre-pandemia), Amsterdam-Schiphol (+15,6% su aprile 2022, -16% su pre-pandemia) e Madrid (+20,6% su aprile 2022, -16% su pre-pandemia).
Tra gli altri grandi aeroporti, le migliori performance sono arrivate da quelli che fanno affidamento sulla domanda leisure/vfr e/o sul traffico di vettori low cost: Lisbona (+5,6%), Dublino (+0,9%), Palma de Maiorca (+8,7%), Atene (+7,6%) e Tel Aviv (+2,4%).
Le basi low cost
Questi stessi driver di ripresa hanno continuato a dare impulso anche alle basi aeroportuali ultra low cost, che hanno superato di gran lunga i volumi di traffico passeggeri pre-pandemia: Beauvais (+40,8%), Bergamo (+17,2%) e Charleroi (+11,2%).
Ne hanno beneficiato anche gli aeroporti regionali e minori che in media hanno registrato un traffico passeggeri appena sopra i livelli pre-pandemia a +1,6%. Quelli che servono destinazioni turistiche popolari e/o fanno affidamento sul traffico Lcc hanno registrato i migliori risultati come Trapani (+304,6%), Memmingen (+54,7%), Varna (+54,4%), Reus (+43%), Funchal (+38,7%), Minorca (+37,7%), Torino (+23%), Palermo (+20,2%) e Kaunas (+20,1%).