Quali sono le nuove tendenze che le assicurazioni individuano nelle pratiche, in termini di mete e richieste? Secondo Gabriele Mannucci, head of Travel di Allianz Partners Italia “il volume dei viaggi rimane elevato nel 2023 e l’interesse dei consumatori per le assicurazioni si conferma ben al di sopra dei livelli pre-pandemia. I risultati del nostro recentissimo Summer Vacation Index – afferma il manager – ci dicono che il 91% degli italiani si prepara a partire, mentre i dati del nostro Customer Lab relativi a Belgio, Francia, Germania, Italia e Regno Unito, mostrano che le intenzioni di acquisto di un’assicurazione viaggio sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2022, passando dal 21% del 2019 al 55% del 2022 per i viaggi internazionali”.
Aspettative e costi più elevati
Ma l’elevata domanda, fa notare Mannucci, “è accompagnata da un significativo aumento delle aspettative dei clienti nei confronti del proprio assicuratore, tra le quali soprattutto una gestione più tempestiva dei sinistri e una maggiore reattività. Riguardo le destinazioni scelte – prosegue il manager -, le mete interne rimangono le preferite dagli italiani, seppure in leggera flessione. Registriamo, invece una piccola risalita dei viaggi all’estero, con destinazione Europa in primo luogo, e Stati Uniti a seguire. Meno bene le destinazioni asiatiche ‘classiche’, come la Thailandia. In crescita la richiesta di coperture da chi parte per il Regno Unito, una tendenza post Brexit che si conferma”. “Da inizio anno c’è stata una importante crescita delle pratiche 74ter di importo elevato relativa ad un target alto-spendente – commenta il responsabile commerciale di Ami Assistance Massimo Borelli –. Ci aspettiamo una rincorsa al ‘sottodata” invece per le pratiche di target medio, dovuto all’aumento dei costi hotel in particolare che renderà la decisone di viaggio subordinata alla disponibilità economica. Per quanto riguarda le mete stiamo riscontrando un focus importante tra Italia e Europa. Le richieste dei clienti si concentrano soprattutto su massimali di copertura, garanzia annullamento e garanzia assistenza, ma anche su servizi accessori ad alto valore aggiunto”. Sulla stessa linea Guido Dell’Omo, sales retail director Axa Partners Italia: “Continuiamo a registrare volumi sostenuti sul corto e medio raggio – sostiene il manager -. Nonostante il lungo raggio stia lentamente recuperando, il costo dei biglietti aerei e l’inflazione in generale non consente ancora il ritorno a volumi importanti. Questo almeno quello che osserviamo in base ai viaggi assicurati. Notiamo inoltre che in luogo o in aggiunta alla tradizionale vacanza di 15 giorni aumentano sensibilmente il numero di spostamenti per fine settimana lunghi, short break, settimane di smart working etc – spiega Dell’Omo -. Quindi cambia il concetto di viaggio inteso in senso tradizionale e di mobilità in generale”. In casa Ergo le ultime tendenze che si stanno registrando “sono per Spagna, Francia e Grecia. Molto bene anche Egitto e Stati Uniti – racconta Miguel De Alvarado, direttore commerciale -. Le polizze più vendute sono quelle più complete ovvero medico bagaglio, annullamento. I clienti cercano di essere tutelati con soluzioni a 360 gradi”. Erika Delmastro, head of sales&marketing Europ Assistance, rileva anche per il 2023 “una sempre alta propensione ad assicurarsi quando si intraprende un viaggio: ci sono, quindi, buoni segnali che le persone hanno compreso l’importanza di proteggere i loro viaggi e non è stato solo un fenomeno collegato alla pandemia”. Una tendenza che, a parere della manager, è confermata dal 22° Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance, secondo cui l 33% degli italiani dichiara di aver acquistato un’assicurazione di viaggio per l’ultima vacanza effettuata (rispetto al 25% nel 2022). Una percentuale che sale al 44% nella fascia più giovane, quella 18-24 anni. Le garanzie più richieste sono “quelle relative alle spese mediche (71%) e all’annullamento del viaggio (63%) – sottolinea Delmastro -. Di contro, diminuisce il numero di chi dice di non aver pensato di acquistare una polizza prima di partire (oggi è il 32% rispetto al 43% nel 2019 e al 37% nel 2022)”.Ma, specifica la manager, non basta: “E’ necessario continuare a fare una corretta informazione in modo che questa pratica si consolidi anche per destinazioni più vicine a casa o dove spesso ci sentiamo erroneamente sicuri”.
L’estero in recupero
Il barometro rileva una rinnovata volontà di viaggiare verso l’estero che recupera i livelli pre-pandemia (soprattutto per i più giovani. Il 44% degli italiani (+13% rispetto al 2022), prevede di partire per un Paese straniero. Sul podio delle destinazioni preferite Spagna (15%), seguita a pari merito da Francia e Grecia (9%). “Proprio a proposito dei viaggi in Europa – racconta Delmastro – registriamo un lieve calo nell’acquisto delle coperture, segnale che è importante spiegare. E’ necessario partire protetti da un’assicurazione viaggi anche in Europa – evidenzia la manager-: la Tessera Sanitaria non copre, come spesso si pensa, alcuni imprevisti come il rimpatrio sanitario, il trasferimento in altre strutture, eventuali infortuni mentre si pratica un’attività sportiva, la riorganizzazione del viaggio nel caso una persona non abbia potuto usare il suo biglietto originario). Inoltre, in alcuni Paesi in Europa è previsto uno scoperto, per esempio in Francia è del 20%”. Per quanto riguarda le garanzie, rispetto al 2019 Europ Assistance rileva” un raddoppio del numero di persone che proteggono la propria vacanza con una polizza annullamento (protezione in caso di cancellazione del viaggio): se nel 2019, su 100 polizze vendute, 15 erano per annullamento, nel primo trimestre del 2023 sono diventate il 30%. Inoltre, nel settore del turismo organizzato – analizza Delmastro – abbiamo registrato un raddoppio delle polizze con copertura completa e massimali Rsm (rimborso spese mediche) più alti”.
Più viaggi di minor durata
Mario Silla, responsabile area product & business development Global Assistance Spa, concorda sulla rinnovata voglia di viaggiare degli italiani, che “si accompagna ad una maggiore sensibilità assicurativa e di esigenza di protezione”. I primissimi segnali delle vacanze estive 2023 raccontano “di più viaggi di minor durata – prosegue Silla – la tipica concentrazione di agosto si sta diluendo e le vacanze estive riguardano davvero la stagione luglio – settembre. Sempre analizzando le prime polizze, i dati ci parlano di italiani ‘esterofili’, circa 40% delle destinazioni saranno oltreconfine, in linea con le percentuali pre-pandemiche”.
Selezione del prodotto
I4T evidenzia un incremento del valore medio delle pratiche, con un grande ritorno dell’estero. Non solo, testimonia Christian Garrone, responsabile intermediazione assicurativa, c’è anche “molta attenzione da parte delle agenzie nella selezione del prodotto assicurativo: si valutano tutti i parametri della polizza e si personalizzano affinché la copertura risultante sia perfettamente allineata alle specifiche del viaggio da assicurare”. Negli ultimi mesi, ad esempio, di fronte all’aumento degli scioperi e dei disservizi legati ai trasporti, “sono tornate a crescere le vendite di I4Flight, la nostra storica copertura valida per tutti i mezzi di trasporto. Questo aumento di consapevolezza nella relazione tra prodotto assicurativo e agenzia di viaggio spinge anche verso la ricerca di nuovi e più snelli sistemi di gestione delle polizze e dei sinistri – illustra Garrone -, volti a rendere più efficiente e gratificante la user experience. Un esempio è rappresentato dalle firme elettroniche a distanza e dalle polizze parametriche, che si attivano automaticamente, senza la necessità di una valutazione caso per caso da parte dell’ufficio sinistri”. Rispetto agli anni passati, c’è la tendenza ad assicurarsi “anche per tutti i viaggi che hanno come destinazione l’Italia e non soltanto le mete internazionali – fa sapere Stefano Pedrone, responsabile divisione turismo di Nobis Assicurazioni -. Probabilmente si tratta di una conseguenza della pandemia che ha sensibilizzato maggiormente i viaggiatori sulla necessità di partire protetti, ma ancora oggi questa tendenza è ancora molto diffusa. Abbiamo inoltre notato una maggiore propensione a stipulare polizze molto più complete e con un’ampia gamma di garanzie. Se in precedenza veniva data priorità al solo annullamento del viaggio – esemplifica il manager -, oggi si punta molto anche a tutte le altre coperture come quelle relative all’assistenza e alle spese mediche”. Massimiliano Masaracchia, direttore commerciale di Spencer&Carter, evidenzia come “in questo ultimo periodo ci sia un ritorno al lungo raggio, del quale una quota importante è destinata verso gli Stati Uniti. Il mare italiano si conferma ancora come meta preferenziale estiva dei viaggiatori. Abbiamo notato inoltre, un incremento sostanziale delle pratiche per i gruppi che richiedono come mete preferenziali l’Italia e l’Europa”.
Nicoletta Somma