I software generativi sono già realtà

Mentre all’Ue si delineano le basi per regolamentare i software generativi – più comunemente parlando, gli strumenti di intelligenza artificiale – all’estero e anche in Italia si assiste alle prime applicazioni concrete.

L’esempio di MisterFly

“Come rivenditori, dobbiamo familiarizzare con il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa e abituare i consumatori”. Così ha dichiarato di recente Emilie Dumont, amministratore delegato della Ota MisterFly. La società ha scelto di iniziare con l’intelligenza artificiale attraverso la gamification. “Offriremo ai nostri clienti, attraverso la nostra app, di utilizzare ChatGpt per ottenere consigli sulla loro destinazione“. Tra qualche giorno, l’Ota incorporerà la tecnologia di OpenAI per aggiungere l’ispirazione.

Cosa significa in concreto? Si potranno ottenere risposte alla domanda “Sono a New York. Ho 3 ore libere questa sera, in un hotel di questo tipo, cosa mi consigliate di fare in zona?”. Oppure: “Vorrei visitare un museo nella città in cui sarò domani. Sono più interessata a questo tipo di arte. Cosa mi consigliate?”

Il passo successivo e il caso Expedia

L’app potrà così reindirizzare (attraverso la sezione attività) alle 30.000 esperienze aggregate da Viator. Quale potrebbe essere il passo successivo? Un ponte tra i suggerimenti e il pulsante “prenota”. Ma potrebbe essere uno sviluppo più complicato di quanto possa sembrare. Per MisterFly si tratta comunque di un primo passo nell’adozione dell’IA. Per la cronaca, il gruppo americano Expedia ha sviluppato un plugin in collaborazione con OpenAI, per semplificare la pianificazione dei viaggi agli utenti di ChatGpt. La sua AI rende più fluido il processo di prenotazione e aiuta a individuare le attività fraudolente. In particolare, confronta le tendenze tariffarie su un volo specifico per mostrare ai viaggiatori il momento migliore per prenotare.

L’agente virtuale di Expedia assiste inoltre i passeggeri in caso di modifiche o circostanze impreviste. “Ad oggi, Expedia è stata in grado di rispondere virtualmente a più di 30 milioni di viaggiatori, risparmiando 8 milioni di ore di lavoro agli agenti”, si è vantato il gruppo, che controlla i siti web Expedia.com, Hotels.com e Abritel, nel marzo 2023. Anche la rivale Priceline (Booking) ha grandi ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale, con Google come partner.

Il commento di Evaneos

Secondo Eric La Bonnardère, cofondatore di Evaneos, “le tecnologie abilitate dall’intelligenza artificiale hanno il potenziale per cambiare profondamente il business. In Evaneos stiamo cercando di creare una cultura in cui i team pensino che, qualunque sia l’argomento, l’AI possa essere parte della risposta. Eric La Bonnardière aggiunge: “L’intelligenza artificiale può guidare i viaggiatori, che a volte non sanno quale destinazione scegliere. Evaneos intende quindi posizionarsi soprattutto sul versante delle ispirazioni”.

Il caso di Travel Compositor

L’esempio francese non è l’unico a fare scuola. In occasione di un evento tenutosi a Cancun, la società europea di tecnologia b2b per agenzie di viaggio al dettaglio e tour operator Travel Compositor, parte della holding Travel Soft, ha annunciato il lancio di un rivoluzionario motore di prenotazione viaggi, progettato per trasformare l’esperienza di pianificazione e prenotazione dei viaggi utilizzando una tecnologia di intelligenza artificiale all’avanguardia. Il motore di prenotazione, chiamato “AI Trips”, parte da una singola domanda ispirata dall’utente come “Voglio fare un viaggio sulla Route 66 tra Chicago e Los Angeles”. Da lì il sistema proporrà suggerimenti, accompagnerà l’utente nelle scelte/selezioni e prenoterà il viaggio desiderato, compresi voli e hotel, oltre a esperienze in loco o servizi come il noleggio auto. Lo strumento si basa su intelligenza artificiale, apprendimento automatico, processi esclusivi di trasformazione del testo in proposte di viaggio e una dozzina di flussi diversi durante la prenotazione a seconda del viaggio scelto. La piattaforma, che utilizza 12 diverse tecnologie, è stata sviluppata da un team di esperti di AI, UX e viaggi, che hanno dedicato sforzi notevoli per creare una soluzione innovativa e orientata all’utente. “Con questa piattaforma – annunciano – abbiamo fatto un passo avanti ancora più significativo nel modo in cui gli agenti di viaggio pianificano e prenotano i loro viaggi. Non solo risparmiamo tempo e fatica ai professionisti e ai viaggiatori stessi, ma forniremo loro esperienze personalizzate che si adattano alle loro preferenze e al loro budget”, ha dichiarato Manuel Aragonés, ceo di Travel Compositor. Il motore continuerà a evolversi come tutti i prodotti di Travel Compositor – che attualmente dispone di milioni di itinerari prenotati in precedenza – e imparerà dalle preferenze e dai feedback degli utenti, garantendo raccomandazioni sempre più accurate e pertinenti. Da metà luglio AI Trips sarà disponibile per tutti i clienti b2b di Travel Compositor – tra cui agenzie di viaggio al dettaglio, tour operator e venditori di viaggi online – che si abboneranno al servizio per un importo mensile da confermare, dell’ordine delle centinaia di euro, e conterrà centinaia di collegamenti Xml di oltre 12 diverse categorie di prodotti turistici, di viaggio e di svago.

In Italia la sfida di Volonclick

L’esempio italiano più recente è quello di Volonclick, brand del Gruppo Volonline, che sta mettendo a punto un nuovo strumento di intelligenza artificiale che sarà lanciato in versione test a luglio e proprio con il succitato Travel Compositor. Studiato per le agenzie di viaggi, questo innovativo tool consentirà loro di ricevere in modo automatico delle proposte di viaggi pressoché finite ma da personalizzare nei dettagli per il cliente.

“Dai primi approcci in ambito marketing abbiamo compreso che il potenziale del machine learning e di conseguenza la generazione di contenuti di intelligenza artificiale, ha enormi campi di applicazione per soddisfare e per efficientare i servizi resi dal tour operator” commenta Luca Adami, chief technology officer e  chief marketing officer del Gruppo Volonline. Le agenzie di viaggi potranno così essere supportate nella preventivazione non solo di singoli servizi, ma anche di itinerari complessi.

“Entro il 2024 – aggiunge Adami – il nostro principale obiettivo è quello di ottimizzare grazie all’AI operation e travel planning, con l’obiettivo di compensare la concreta difficoltà nel trovare personale preparato, e per competere con i giganti del web che stanno già proponendo l’intelligenza artificiale a diversi livelli nei loro portali”.

Laura Dominici

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