Un recente articolo di CorriereAdriatico.it sottolinea l’aspetto della qualità dell’ospitalità come fattore di successo per le destinazioni turistiche. E lo fa mettendo in luce il caso Marche, che per attrarre nuovi viaggiatori si è dotata di un’agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Tutto questo non basta, viene spiegato, raccontando il caso di Ludovico Scortichini, ad di Go World e presidente di Confindustria Marche gruppo turismo: “Un paio di anni fa è andato in fumo un favoloso contratto. Si trattava – spiega – di un importante tour operator israeliano intenzionato a organizzare nelle Marche, da maggio ad ottobre, un volo settimanale di 240 posti. Trattativa che si è arenata per la mancanza di camere in alberghi di standing elevato. Alla fine ha vinto Rimini, benché l’offerta cultura non fosse confrontabile”. Scortichini riconosce che in questi ultimi anni ci sia stato un upgrade delle strutture, ma del tutto insufficiente.
La proposta
Il gruppo turismo ha lanciato la proposta di aumentare il numero dei posti letto (mancherebbe almeno un 30%) tramite la riqualificazione di immobili fatiscenti. “Strutture – commenta Scortichini – su cui è molto più facile applicare le nuove normative edilizie e che migliorano l’urbanistica”. Anche per Federico Scaramucci, il referente di Assoviaggi Confesercenti e Presidente di Inside Marche Live, associazione dei tour operator Incoming Marche, questa ricerca costante di strutture di qualità fa parte del credo del nuovo viaggiatore.
Le richieste
Anche i clienti della classe media vogliono centri benessere, Spa, piscine, ambienti climatizzati, con una domotica avanzata e camere predisposte per i nomadi digitali. Migliorie che dovrebbero essere il focus di bandi a sostegno di chi investe, sottolinea Scaramucci. Luca Giustozzi, presidente di Federalberghi Marche, oltre 800 operatori, scende a difesa della categoria – scrive CorriereAdriatico.it – e ricorda che sicuramente ci sono stabilimenti indietro, ma migliorie ci sono.
L’intervento
La soluzione potrebbe essere un mix di politiche e strategie pubbliche a supporto della destagionalizzazione e di chi investe. Sul supporto agli investimenti, Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche, auspica che si continui con bandi e sistemi che aiutino il settore a investire.