Tra cinque anni assisteremo a un boom di utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale (AI) come ChatGpt da parte dei viaggiatori per pianificare i loro itinerari. A dirlo lo studio “Voice of the Industry: Travel Survey” di Euromonitor International. La sua comodità, la disponibilità 24/7 e l’accessibilità da qualsiasi parte del mondo, semplicemente collegandosi a Internet e da qualsiasi dispositivo, sono alla base di questo massiccio aumento del suo utilizzo, come sottolineato da Caroline Bremner, responsabile della ricerca su viaggi e turismo.
L’industria dei viaggi si sta già adattando. Expedia ha annunciato lo scorso aprile la sua collaborazione con OpenAI e offre già nella sua app un pianificatore di viaggi alimentato da ChatGpt per iOS, oltre a un connettore per gli utenti di ChatGpt Plus. Quest’ultimo propone raccomandazioni personalizzate, come un assistente virtuale, fornendo risultati di ricerca di hotel pertinenti e consigli su cosa fare nella destinazione.
Anche Kayak e OpenTable, entrambi parte di Booking Holding, così come TripAdvisor, GetYourGuide e Klook, hanno scelto nuove funzionalità con ChatGpt. Trip.com l’ha integrata in TripGen, il suo chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale lanciato di recente che offre assistenza e pianificazione dell’itinerario in tempo reale, oltre a consigli per la prenotazione del viaggio.
Seguiranno inevitabilmente altre integrazioni, in modo che le fasi di pianificazione e prenotazione del viaggio si intreccino senza soluzione di continuità, in funzione dell’accesso in tempo reale alle funzionalità di prenotazione. L’IA generativa, come osserva Euromonitor, “è solo all’inizio del suo percorso, offrendo ai consumatori quello che Airbnb chiama ‘il concierge definitivo'”.
Le carte in tavola
Bremner ha avvertito che “il percorso verso l’adozione dell’IA non funzionerà del tutto bene perché ci sono molte preoccupazioni sulla privacy dei consumatori“. Infatti, Paesi come l’Italia hanno temporaneamente vietato ChatGpt.
A suo avviso, “i rischi di una crescente disinformazione, parzialità e disuguaglianza sono fin troppo reali. La sicurezza e la protezione dei consumatori devono essere al primo posto”. Non a caso, leader del settore tecnologico come Elon Musk hanno recentemente chiesto una pausa nello sviluppo dell’IA per evitare rischi, sostenendo che “la corsa è fuori controllo e che è necessario un po’ di tempo per consentire alle politiche governative di mettersi al passo”.
La manager ha ricordato che “le agenzie di viaggio hanno dovuto affrontare un’enorme crisi a causa dell’avvento delle prenotazioni online tre decenni fa, che ha portato alla chiusura di un gran numero di punti vendita e alla perdita di posti di lavoro. Ora il settore è pronto a subire ulteriori sconvolgimenti, poiché l’IA generativa accelera l’automazione delle attività in ogni fase del viaggio del cliente, prima, durante e dopo”.
Come sempre, ha concluso l’esperta, “le imprese turistiche dovranno affrontare gli effetti più impegnativi per far fronte a questa nuova fase di trasformazione digitale con un approccio di prova e apprendimento. Tuttavia, solo quelle che manterranno il tocco umano nei viaggi e nelle strutture ricettive potranno prosperare”.