Le associazioni sui 39 mln: bene, ma non basta

“Siamo molto soddisfatti della firma da parte del ministro del turismo Daniela Santanchè del decreto per la ripartizione e l’assegnazione di 39 milioni di euro ad agenzie e tour operator. Si tratta, lo ricordiamo, di ristori relativi al 2021, anno ancora fortemente segnato dall’emergenza Covid”. Così si esprime Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi Confesercenti.

I parametri

“I parametri previsti dal decreto sono maggiormente equilibrati rispetto al passato e ai precedenti ristori, e vanno incontro a quelle che erano state le nostre richieste al ministero del Turismo. Auspichiamo però un rifinanziamento del fondo, dato che le risorse non sono al momento sufficienti a soddisfare a pieno le imprese del comparto e le ingenti perdite subite nel 2021, anno con il turismo sostanzialmente fermo”.

“Se è vero, come ha detto il ministro Santanchè, che le agenzie di viaggio e i tour operator sono protagonisti indispensabili per il comparto e ricoprono un ruolo strategicamente cruciale nell’ottica industriale che il ministero sta adottando, un rifinanziamento del fondo aiuterebbe le imprese del turismo organizzato ad andare proprio in questa direzione”.

Ruolo cruciale

Sul tema si esprime anche il presidente di Fiavet Giuseppe Ciminnisi: “Nel nostro ultimo incontro con il ministro Daniela Santanché ci aveva assicurato che i 39 milioni di ristoro afferenti al periodo Covid, potevano iniziare ad essere elargiti entro settembre 2023,  partendo dalle imprese più piccole, quelle in regime de minimis, in gran parte rappresentate in Fiavet-Confcommercio, indicandoci anche gli organismi preposti per informarsi in merito. Apprendiamo con estrema soddisfazione che il ministro del Turismo ha firmato il decreto per la ripartizione e l’assegnazione di 39 milioni di euro a favore di agenzie di viaggio e tour operator. Ci fa ancora più piacere che il finanziamento è accompagnato da un plauso al ruolo che ci viene riconosciuto  come cruciale nell’ottica industriale del turismo”.

Fondi non sufficienti

Tra le associazioni che commentano il decreto Santanché c’è anche Advunite. Il suo presidente Cesare Foà afferma che “l’importo è insufficiente per i danni che il nostro settore ha subito perché minimo e insoddisfacente”. Secondo Foà oggi si prospetta “una nuova richiesta che speriamo venga accolta dal ministro: obbligare le compagnie aeree di linea e low cost a rispettare le normative, a tutelare la nostra categoria. Non è possibile che le nostre aziende debbano subire continuamente il ricatto, per altro giusto, dei clienti che non sono riprotetti dalle compagnie aeree che in maniera impropria e scorretta cancellano i voli o spostano gli orari”.

Stimati 25 mln non ancora assegnati

Anche Aidit – Associazione italiana distribuzione turistica, aderente a Federturismo Confindustria, esprime soddisfazione per la pubblicazione del decreto, lo vede come “un segnale importante per gli operatori del comparto – afferma il presidente Domenico Pellegrino -, che conferma le anticipazioni ricevute dal ministro Santanché anche nel corso dell’ultimo incontro avuto il 13 luglio scorso e che recepisce le nostre richieste di riequilibrare i criteri di ripartizione delle risorse rispetto ai precedenti ristori. Auspichiamo che il Fondo possa essere rapidamente rifinanziato rispetto ai 39 milioni stanziati attualmente – precisa Pellegrino -, ricorrendo anche alle somme che non sono state assegnate nei precedenti ristori e che sono stimate in circa 25 milioni di euro”.

Gli altri punti da risolvere

Pellegrino confida che “possano essere affrontati e risolti anche gli altri temi rilevanti per le agenzie di viaggio che abbiamo portato all’attenzione del ministro nello stesso incontro del 13 luglio scorso tra i quali ricordiamo la necessità di porre fine ai comportamenti discriminatori dei vettori low cost, il rifinanziamento del fondo voucher, l’aggiornamento e il rilancio della piattaforma Infotrav e non ultima l’esigenza di sostenere la domanda di viaggi organizzati attraverso misure di incentivazione fiscale ad hoc”.

Pellegrino ricorda che, “sul tema dell’esigenza di incentivi fiscali per sostenere la domanda, Aidit era già intervenuta in tempi non sospetti, dobbiamo purtroppo prendere atto che le nostre preoccupazioni si stanno concretizzando, come dimostrano alcune ricerche pubblicate recentemente in base alle quali, a causa della riduzione del reddito disponibile delle famiglie e dell’aumento dei costi dei trasporti e dei pernottamenti, si stima che tra i  6 ed i 9 milioni di connazionali dovranno rinunciare alle vacanze”.

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