Con l’iniezione di capacità annunciata solo ieri, che porterà il vettore ad operare ben 35 frequenze settimanali dall’Italia verso il Canada nella summer 2024, Air Canada si appresta ad affrontare una sfida molto complessa. E Mark Galardo, executive vice president, revenue and network planning della compagnia, volato a Roma per annunciare i nuovi impegni, si è detto entusiasta per la posizione che la compagnia andrà a rivestire sul mercato italiano.
“Ci sono ben due notizie che segnano una svolta- ha detto-Galardo-. La prima riguarda l’estate 2024 su cui avremo 5 frequenze in più rispetto al 2023 per raggiungere Montreal e Toronto, per un totale di 21 voli da Roma, 7 da Venezia e 7 da Milano. La seconda invece, riguarda la stagione invernale, sulla quale Air Canada per la prima volta manterrà sempre attivi i collegamenti da Roma che solitamente vedevano uno stop a fine dicembre per tornare poi solo in primavera”.
“La scelta di mettere a disposizione 13mila posti a settimana sull’Italia la prossima estate- ha spiegato ancora Mark Galardo- è dettata da un load factor che supera il 90% e da previsioni più che ottimistiche sulla domanda, soprattutto da parte del mercato canadese ed americano che continua incessantemente a chiedere Italia”.
Un anno da record
Air Canada chiuderà un 2023 più forte dell’anno passato, dove è emersa anche la tendenza ad una certa destagionalizzazione dei flussi: “Il 2° trimestre del 2023 è stato il migliore della nostra storia, e il migliore anche sull’Italia- ha commentato Galardo-, non avevo mai visto certi numeri. Anche il 3° trimestre vede performance importanti e la stagione invernale non sarà da meno. Poi ci prepariamo al 2024 che proprio sull’Italia vede il più alto potenziamento di offerta a livello globale”.
Sull’affare Ita-Lufthansa
“Se dovesse essere finalizzata, l’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa sarà una grande opportunità– ha detto Mark Galardo-, e questo sia per Ita che per Air Canada. Grazie alle alleanze che entrerebbero in gioco noi avremmo la possibilità di sfruttare l’hub di Fiumicino per un’espansione verso l’Est e verso l’Africa, mentre loro riuscirebbero a crescere molto sul mercato del Nord America”.
Alessandra Tesan