Messico e sargasso: la verità sul problema che affligge la Riviera Maya

Una grande quantità di alghe continua a flagellare le coste del Messico, e in particolare quelle dello Stato di Quintana Roo dove si trovano alcune delle destinazioni turistiche più popolari al mondo.

L’alga in questione si chiama sargasso e quando arriva sulle spiagge della Riviera Maya oltre a rappresentare un serio problema per la balneazione, le trasforma in distese brune maleodoranti a causa del cattivo odore che l’alga stessa emette quando si secca al sole. Per non parlare degli effetti collaterali per l’ambiente, visto che quando si deposita sul fondale il sargasso soffoca il corallo tipico della costa caraibica e accumulandosi sulla sabbia impedisce la nidificazione delle tartarughe.

Anche se non è un problema sorto quest’anno quello delle alghe in Messico, è certo che rappresenta ormai un gran bel cruccio per la destinazione, considerando che queste fioriture anomale di piante marine sono aumentate spropositatamente nel corso degli ultimi 10 anni e proprio non sembrano arrestarsi.

In questo scenario, non è difficile comprendere come la domanda turistica stia mostrando segni di sofferenza. Per questa ragione abbiamo chiesto ad alcuni tour operator che propongono la Riviera Maya di aiutarci a comprendere le reali dimensioni del fenomeno e di chiarirci in che modo stia impattando sulla richiesta di viaggi da parte della clientela italiana.

Un problema discontinuo e imprevedibile

“Il fenomeno dell’arrivo del sargasso sulle spiagge della Riviera Maya si è intensificato negli ultimi 5 anni – spiega Matteo Bolognesi, Caribbean & South America destination manager per il cluster Mainstream di Alpitour – si tratta di un fenomeno occasionale, per lo più estivo, ma che in forma sporadica si presenta anche nella stagione invernale, generalmente dopo forti temporali per via delle importanti maree che ne conseguono. Lo scorso inverno fortunatamente è risultato abbastanza raro. L’area dove il fenomeno si intensifica maggiormente è verso il sud della Riviera Maya, inclusa l’area di Tulum, dove l’evidenza maggiore è anche generata dall’assoluto divieto di ogni intervento da parte dell’uomo, trattandosi di una zona naturale protetta, la più estesa di tutto il Messico caraibico. Meno colpita risulta invece l’area nord della Riviera Maya, tra cui la zona di Punta Maroma dove è presente uno dei nostri principali prodotti”.

L’effetto sulle prenotazioni

“Effettivamente abbiamo assistito ad un periodo di flessione – ha spiegato ancora Mattei Bolognesi – ma oggi troviamo un cliente più informato e preparato e nelle ultime stagioni l’interesse verso una delle destinazioni più eclettiche dei Caraibi sta tornando perché cresce la consapevolezza di poter visitare in Messico anche splendide città coloniali, scoprire usi e costumi delle haciendas, avventurarsi tra i siti Maya immersi nella natura, tuffarsi in cenotes unici al mondo oltre a rilassarsi sulle spiagge di sabbia bianca”.

“Fortunatamente l’area in cui si trovano le nostre strutture quest’anno non è stata particolarmente colpita dal sargasso, ad eccezione forse di 2-3 settimane – ha detto Simone Cacciotti, operation manager della Divisione Villaggi Veraclub -. Solitamente il momento più critico cade sui mesi di aprile e maggio, sui quali ne consegue un rallentamento della domanda. Il periodo che va da ottobre a dicembre invece, è quello meno interessato”.

La balneazione non è mai stata a rischio

È importante sottolineare che la balneabilità di fronte ai resort commercializzati dai tour operator italiani è sempre garantita, perché vengono predisposti costanti e rapidi interventi di rimozione delle alghe in caso di eventuale presenza di sargasso. Tutti gli alberghi sono organizzati infatti con trattorini specializzati e personale addetto. Va detto inoltre che le spiagge di Isla Mujeres, Cozumel ed Hollbox, le tre isole di fronte alla Riviera Maya, fino ad oggi non sono mai interessate dalla presenza di sargasso, e sono da considerarsi quindi validissime mete per le escursioni balneari.

Alessandra Tesan

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