Salone del Camper: Santanchè promette risorse per l’en plein air

E’ stato inaugurato sabato 9 settembre il Salone del Camper di Parma, alla presenza del ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Apc – Associazione Produttori Caravan e Camper è organizzatore e promotore – assieme a Fiere di Parma – della manifestazione dedicata al turismo en plein air, la seconda fiera del turismo all’aria aperta in Europa per numero di visitatori: nella scorsa edizione oltre 110.000 persone.

Un turismo a lungo termine

Il presidente Apc (Associazione Produttori Caravan e Camper), Simone Niccolai, nel porgere il benvenuto ai presenti – assieme al presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi – ha illustrato i punti salienti del settore camper. “Siamo molto fiduciosi, perché il turismo in camper si sta delineando come un tipo di turismo in costante crescita: è certamente un trend a lungo termine perché il camper non si usa soltanto per la vacanza, ma per il proprio tempo libero, lo sport, la famiglia – amici a quattro zampe compresi -, quindi per tutto l’anno”, afferma Niccolai.  Dopo le difficoltà produttive degli ultimi tempi, dovute alla mancanza di materie prime ed alla fornitura a singhiozzo degli chassis di base, la produzione di camper ha ripreso il ritmo e le consegne stanno riprendendo in modo regolare. Lo confermano i dati immatricolativi dei camper nuovi che – nell’ultimo trimestre – hanno fatto segnare un +4,7% in Italia rispetto allo stesso periodo del 2022. Nella filiera produttiva restano tuttavia alcuni nodi logistici da risolvere, come le difficoltà nei trasporti di chassis e veicoli nuovi, stante la difficoltà di reperire bisarche e autisti. L’Italia è il terzo produttore di camper in Europa, dopo Germania e Francia, con oltre 8.000 addetti ed un fatturato superiore a un miliardo e cento milioni di euro. Coinvolte molte aziende italiane della supply chain che forniscono, oltre i produttori italiani, anche i produttori di tutta Europa, segno che le componenti Made in Italy vanno forte anche nel settore caravan e camper.

Oltre l’80% dei camper prodotti in Italia viene esportato. Primo mercato di esportazione è la Germania che rappresenta da sola il 45% delle immatricolazioni in Europa. Il segno positivo caratterizza, seppur lievemente, anche questo mercato: il primo semestre ha fatto registrare un +1,3% di immatricolazioni di camper nuovi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il camper nel megatrend

“Il turismo all’aria aperta, è un momento esperienziale forte per chi lo pratica: consente di essere vicini alla natura e vivere in modo entusiasmante il proprio tempo libero, le relazioni familiari e amicali. Oggi è anche una modalità di lavoro, grazie allo smart working: ogni mattina ci si può svegliare con un panorama diverso e lavorare al massimo della motivazione. E’ uno strumento di libertà”, ha proseguito Niccolai nell’illustrare i motivi per i quali il camper si dimostra inserito in un megatrend. Il Salone del Camper resterà aperto fino a domenica 17 settembre.

L’impegno del ministro Santanchè

Oltre al ministro Santanchè, al convegno inaugurale del Salone del Camper dedicato al tema “Turismo en plein air: bilancio di un’estate italiana“, erano presenti Franco Mosconi e Antonio Cellie, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Fiere di Parma, Andrea Corsini assessore mobilità, trasporti, infrastrutture, turismo, commercio della Regione Emilia-Romagna, Marianna Di Salle coordinatore Met- Master in Economia del Turismo presso l’Università Bocconi, Ludovica Sanpaolesi direttore Apc, Associazione Produttori Camper.

“La nostra sfida è fare del turismo la prima impresa italiana puntando sulla destagionalizzazione. L’Italia ha tutte le caratteristiche per far vivere il turismo tutto l’anno, grazie anche alla crescita costante del settore plein air e a un tipo di turista che investe sul territorio – ha detto Santanchè in occasione del taglio del nastro della 14^ edizione -. È volontà del governo essere al fianco degli imprenditori del settore e il nostro impegno sarà rivolto all’implementazione e alla riqualificazione delle aree di sosta esistenti, nonché alla riduzione dell’Iva al 4% per l’acquisto di camper per disabili come proposto dall’On. Michelotti”.

L’evento si è aperto con l’intervento di Franco Mosconi, presidente delle Fiere di Parma, che ha focalizzato il suo intervento sulle potenzialità dell’area espositiva: “Fiere di Parma, che ho l’onore di presiedere da alcuni mesi, è un polo fieristico di rilevanza internazionale, in grado di competere a livello italiano ed europeo nei diversi comparti strategici dell’economia italiana: turismo, agroalimentare e meccanica. L’obiettivo è quello di capitalizzare la nostra consolidata esperienza per offrire agli operatori di tutto il mondo una piattaforma fieristica di alto livello e operatività. La posizione strategica di Parma, unita ad eventi di spicco come Cibus e Salone del Camper, svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di iniziative fieristiche in grado di creare opportunità di business, promuovere l’economia, l’innovazione e il turismo del nostro Paese”.

Un target trasversale

“Il turismo itinerante – ha sostenuto Niccolai – si consolida come la modalità più trendy di fruizione del tempo libero e della vacanza. Il target degli utilizzatori di camper è trasversale e questo è un elemento vincente, anche per il futuro: sempre più giovani si stanno avvicinando al camper”.

Per Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma, “il Salone del Camper di Parma è molto di più di una semplice esposizione di veicoli ricreazionali, che pure rappresentano il livello di evoluzione tecnologica a cui le casse produttrici di questo comparto sono arrivate; è la celebrazione di una vacanza rigenerante, sostenibile e senza restrizioni, che evidenzia una forma di turismo esperienziale in costante crescita di popolarità. Il camper, infatti, non rappresenta solo un mezzo per viaggiare, ma autentico stile di vita, lusso di muoversi in libertà, autonomia e sicurezza”.

“La ricerca del benessere e il contatto con la natura – ha sostenuto Marianna Di Salle, coordinatore del Met Università Bocconi – sono diventati sempre più centrali. Il desiderio di sperimentare cose nuove si è fatto pressante, insieme all’imperativo di poter essere sempre flessibili e indipendenti. La vacanza outdoor offre una risposta a questi bisogni: non sorprende quindi che questa industria abbia retto meglio di altre all’impatto del Covid e che stia vivendo un periodo d’oro. Secondo le nostre indagini, i turisti confermano la propria predilezione per questo tipo di vacanza, si dichiarano soddisfatti e la consigliano ai propri amici”.

La vacanza ecosostenibile

Ludovica Sanpaolesi, direttore generale di Apc, ha infine evidenziato come “la vacanza in camper e caravan è ecosostenibile, destagionalizza e promuove il turismo anche nei piccoli comuni, generando fatturato per le aziende dei territori: dai ristoranti ai prodotti enogastronomici e dell’artigianato”.

Il ministro del Turismo, Santanché, ha manifestato il suo interesse nel visitare i padiglioni delle Fiere di Parma soffermandosi tra gli operatori per instaurare un confronto diretto, ascoltare le loro prospettive e approfondire le dinamiche del settore turistico all’aria aperta.

Per Antonio Cellie, a.d. Fiere di Parma “il Salone del Camper è molto di più di una semplice esposizione di veicoli ricreazionali, che pure rappresentano il livello di evoluzione tecnologica a cui le casse produttrici di questo comparto sono arrivate; è la celebrazione di una vacanza rigenerante, sostenibile e senza restrizioni, che evidenzia una forma di turismo esperienziale in costante crescita di popolarità. Il camper, infatti, non rappresenta solo un mezzo per viaggiare, ma autentico stile di vita, lusso di muoversi in libertà, autonomia e sicurezza”.

Fondi e investimenti

Il ministero del Turismo ha preso parte al secondo tavolo con associazioni di categoria e assessori regionali con delega al Turismo, tenutosi durante il Salone, per favorire investimenti mirati alla crescita e allo sviluppo di questo segmento turistico, dimostrando che – ha detto il ministro Santanchè “il governo c’è, è presente e crede in un settore che si è evoluto molto, nel tempo, attirando sempre più turisti alto-spendenti che lasciano molte risorse sul territorio. Ricordo inoltre il Fondo del Mitur da 34 milioni per i piccoli Comuni a vocazione turistica, che ha anche l’obiettivo di potenziare forme di mobilità sostenibile in cui rientrano naturalmente i campeggi e il turismo en plein air, incoraggiando così le realtà locali ad aprirsi verso una forma di accoglienza sostenibile. La mia presenza qui – ha proseguito il ministro – testimonia l’attenzione del governo per il settore e dimostra che la politica c’è, che il governo è presente e attento, per sapere come e dove intervenire, come e dove mettere i soldi, e questo è l’atto politico più importante che si possa fare per aiutare l’imprenditoria e l’economia di una nazione”.

Abbassamento dell’Iva al 4%

“La prima riunione che feci con i rappresentanti del settore open air ci ha portati a una serie di conclusioni dettate dal fatto che è impossibile che una nazione come la nostra non sia all’altezza di nazioni come Germania e Francia su tematiche quali le aree di sosta. Inoltre, stiamo lavorando anche per l’abbassamento dell’Iva al 4% per l’acquisto dei camper da parte di persone con disabilità”.

Sul tema destagionalizzazione, il ministro ha riconosciuto che si deve “intervenire intanto per fare in modo che le aree di campeggio possano restare aperte tutto l’anno, come succede in altre realtà internazionali, altrimenti non colmeremo mai la distanza che ci separa”.

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