Mancano pochi mesi al fischio d’inizio della 44° edizione di Bit che si svolgerà, dal 4 al 6 febbraio negli spazi della Allianz Mico, ma c’è già qualche interessante anticipazione. “Tante le novità che metteremo in campo quest’anno, grazie a un continuo ascolto dei nostri espositori e partner. -spiega Paolo Pizzocaro exhibitions director di Bit– Grazie ai dati del nostro Osservatorio, possiamo affermare che il 2023 ha sancito il ritorno ai livelli pre Covid per quanto riguarda il turismo leisure grazie alla forte spinta dai mercati di Francia, Olanda, Polonia e soprattutto Stati Uniti, questi ultimi con uno scontrino che oscilla tra i 2000 e i 5000 euro (a fronte di una cifra media di 1800 euro). Riprende quota anche il business travel, comparto che aveva sofferto più degli altri, e ritorna finalmente l’advance booking che consente agli operatori di pianificare al meglio le proprie attività. 200 milioni i pernottamenti in un’estate che ha visto un boom delle città d’arte, in primis Firenze, Napoli e Roma con oltre l’80% di occupazione e un valore dell’incoming che pesa per 2.3 miliardi di euro”.
I numeri di Bit 2024
Raccontano un’edizione che si preannuncia estremamente positiva: oltre 1000 espositori da 56 Paesi, 37mila visitatori previsti da oltre 111 nazioni (la giornata di domenica resta sempre aperta al pubblico) e oltre 7500 business meeting. Tre le aree tematiche in cui sarà suddivisa la fiera: leisure, BeTech e Mice, 56 panel (per 62 ore di speech) che coinvolgeranno oltre 200 speaker e che seguiranno 5 topics ovvero sostenibilità, innovazione, Mice, digital, qualità e inclusione, senza dimenticare le tavole rotonde di formazione e aggiornamento ideate appositamente per gli agenti di viaggio.
“La tre giorni vedrà la partecipazione dei principali player della travel industry, le associazioni di categoria, buona parte delle regioni italiane e il grande ritorno delle rappresentanze di Cina e Giappone. -conclude Paolo Pizzocaro- Il nostro obiettivo resta quello di arricchire e innovare, anno dopo anno, la Bit e continuiamo a lavorare per questo”.
Sveva Faldella