Viaggi d’istruzione: rilettura del rapporto adv-scuole

Parliamo nuovamente di turismo scolastico in quanto il comparto delle associazioni di categoria attende di essere convocato a breve per il nuovo incontro con i ministeri del Turismo, dell’Istruzione e delle Finanze per definire una bozza congiunta sulle linee guida del turismo educativo. Le attese non mancano. Come si sa il tavolo congiunto è tornato a riunirsi prima della pausa estiva, proseguendo la discussione sui temi. L’ultimo incontro si è tenuto a luglio. L’aspetto positivo è che non è andato perso il lavoro fatto in precedenza. “Abbiamo ripreso tutti i temi già dibattuti, attualizzandoli – spiega Dino De Santo, membro di Giunta Nazionale Assoviaggi con delega al turismo scolastico -. Non si è perso quindi il lavoro sviluppato nella passata legislatura. Aspetto, questo, non scontato. Ciò è stato possibile grazie alla continuità gestionale del tavolo, mantenuta nonostante il cambio di governo determinato dalle ultime elezioni politiche”.

A che punto è l’iter? “Siamo in fase avanzata in merito alla compilazione di nuove linee guida del turismo educativo per l’affidamento dell’organizzazione dei viaggi di istruzione alle agenzie di viaggi. È stata chiesta l’istituzione di un bonus viaggi d’istruzione per il prossino anno scolastico e il rifinanziamento dei Pon (Programma Operativo Nazionale del Miur) tramite l’utilizzo di somme provenienti da precedenti Pon non utilizzati”.

Nel piano triennale di semplificazione del Mim

I viaggi di istruzione sono stati inseriti “nel Piano triennale di semplificazione del Mim – spiega Gabriele Milani, direttore nazionale Fto -, riconoscendo da un lato la funzione sociale ed educativa che rivestono, dall’altra venendo incontro all’esigenza di rendere snelle e adeguate le procedure in capo agli istituti scolastici e alle adv, a beneficio di tutte le parti in causa”.

Milani sottolinea che, a seguito del primo tavolo di confronto, “che si è svolto lo scorso 21 luglio, e al quale hanno partecipato anche rappresentanti del ministero dell’Economia e della Ragioneria generale dello Stato, oltre alle associazioni, abbiamo presentato alcune proposte operative che hanno l’obiettivo di sciogliere i nodi che da molti anni complicano l’interlocuzione tra scuole e agenzie e che rendono inutilmente articolato l’iter di aggiudicazione delle gare. Auspichiamo che tutte le nostre proposte, o almeno la maggior parte di esse, possano trovare applicazione già a partire dalla prossima riapertura delle scuole”.

Il recente tavolo è servito “per condividere le principali criticità in essere con gli interlocutori del Mim, del Mef e della Ragioneria dello Stato – commenta Milani – e per individuare soluzioni nella direzione di una effettiva semplificazione delle procedure, a tutto vantaggio del sistema e soprattutto degli studenti. Non dimentichiamo che i viaggi di istruzione sono un’esperienza imprescindibile nel percorso di crescita dei ragazzi”.

La linea della semplificazione

Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet, fa presente che “la proposta avanzata era stata di scindere il turismo scolastico dal codice degli appalti e delle opere pubbliche, ma attuarlo diventa complicato perché si deve ritoccare il codice del turismo, quindi, per accelerare i tempi abbiamo presentato una proposta di semplificazione attenendoci al codice del turismo. Per la realizzazione dei viaggi secondo il codice degli appalti dove sono presenti i fondi dello Stato e della Ue (Pon) e nel caso dei viaggi di istruzione fatti con i fondi delle famiglie si applica la semplificazione proposta, per la quale abbiamo trovato una via di mezzo tra il codice del turismo e il codice degli appalti”.

Il presidente mette in evidenza che “il codice degli appalti ha aumentato l’importo del sottosoglia, passando da 40mila a 150mila”. In questo modo la scuola può fare una ricerca di mercato tra 3-4-5 adv, “poi può scegliere con giustificato motivo l’adv a cui affidare il viaggio, quest’ultima può proporre un’offerta nel rispetto del rapporto qualità-prezzo e nella forma più conveniente per la scuola”.

A detta di Ciminnisi si dovrebbe offrire alle scuole la possibilità di fidelizzare l’adv, “in quanto conosce meglio il territorio e può studiare il programma assieme alla scuola. Non è possibile fare 50 preventivi per poi sceglierne uno, se il programma viene fatto con cognizione di causa non si perde tempo e si velocizzano le attività, soprattutto se c’è fidelizzazione”. Ciò che preme al presidente è che il viaggio di istruzione sia considerato “a completamento di quello che è il programma di studio, bisognerebbe facilitare le scuole nel conoscere il proprio territorio – afferma -. Il viaggio di istruzione deve servire ai giovani per conoscere la città, deve essere la continuazione di una fase educativa, oltre che preparatoria a livello culturale”.

Rilettura del rapporto con le adv

Le richieste del comparto associativo per i viaggi di istruzione è composito. Assoviaggi Confesercenti “continua a porre al centro dell’attenzione la necessità di arrivare, entro il più breve tempo possibile, alla rilettura del rapporto tra le adv e le istituzioni scolastiche, alla luce di un mondo che è totalmente cambiato, specie nel post pandemia”, afferma De Santo.

Visto che si parla di turismo educativo, a suo dire “è necessario trovare le risorse per far sì che anche le famiglie in difficoltà economica possano mandare i propri figli a rafforzare, in viaggio, le proprie conoscenze dell’Italia e dell’Europa. Arrivare al risultato di inviare alle scuole, pur nel rispetto della propria autonomia, delle linee d’indirizzo che invitino le stesse ad utilizzare la rete delle adv regolarmente autorizzate ed in possesso di requisiti obbligatori quali fondo di garanzia e assicurazione RC, Durc”.

Serve un capitolato d’oneri aggiornato

Fto sintetizza in cinque punti molto articolati le sue richieste, a partire dalla revisione radicale delle modalità di assegnazione delle gare relative ai viaggi d’istruzione “per assicurare al mercato regole uniformi sul territorio nazionale, superando le numerose differenze nella modalità di richiesta del servizio e le diverse interpretazioni che registriamo tra le Regioni”.

Come spiega Milani è necessario “fornire agli operatori un capitolato d’oneri aggiornato ad oggi: attualmente si fa riferimento al documento del 2002, ‘Visite guidate e viaggi d’istruzione. Schema di capitolato d’oneri tra istituzioni scolastiche ed Agenzie di viaggi’. L’aggiornamento deve ribadire che per i pacchetti turistici le istituzioni scolastiche devono rivolgersi esclusivamente alle adv. Una specifica che avrebbe anche l’effetto di combattere l’abusivismo in questo segmento specifico del turismo organizzato, rappresentato da scuole di lingue non abilitate o collegate ad agenzie di viaggi oppure da pseudo associazioni senza scopo di lucro che non hanno i medesimi oneri delle adv e non possono fornire le medesime garanzie a livello assicurativo, quali polizze di responsabilità civile che comprendano espressamente la culpa in vigilando dei docenti accompagnatori e la polizza a garanzia di eventuale insolvenza e fallimento”.

Un altro punto messo in evidenza è che “i criteri di assegnazione delle gare non dovrebbero basarsi esclusivamente sui prezzi, in particolare se riferiti a singole componenti che non danno reale valore aggiunto al servizio, ma basarsi sul miglior rapporto qualità dei servizi erogati e prezzo”.

Documentazione e banca dati pubblica

Il secondo punto riguarda la “definizione della documentazione richiesta dagli istituti scolastici, valida sull’intero territorio nazionale, che consenta da un lato di uniformare e snellire questi adempimenti e dall’altro di assicurare che vengano coinvolti esclusivamente i soggetti abilitati e in possesso dei requisiti legali, tecnici e organizzativi per l’organizzazione dei viaggi”.

Terzo punto è “l’automatizzazione del reperimento della documentazione. Chiediamo l’accesso a una banca dati pubblica: permetterà agli istituti scolastici di avere accesso diretto alla documentazione richiesta alle adv, che risulterà quindi sempre aggiornata, consentendo una semplificazione notevole nelle procedure burocratiche che permetta di gestire un’offerta che presenta una marginalità ridotta per le adv”.

Bonus per i viaggi di istruzione

“Il Mim – spiega Milani – ha assicurato che lo stanziamento, pari a 50 milioni di euro, a valere sul ‘Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi’, utile a consentire agli studenti appartenenti a famiglie in condizioni di svantaggio di partecipare ai viaggi d’istruzione, destinati al prossimo anno scolastico, potrà essere reso strutturale nella legge di bilancio per il 2024. Auspichiamo fortemente che ciò avvenga – sottolinea Milani – così come auspichiamo una rapida adozione dell’avviso pubblico per individuare le scuole a cui attribuire le risorse relative allo stanziamento corrente, per consentire loro di effettuare la ricognizione dei fabbisogni delle famiglie che beneficeranno del contributo, rendendolo operativo a partire dall’anno scolastico 2023/2024”.

Rifinanziamento dei Pon

Fto pone in evidenza che “è necessario che l’Autorità di gestione pubblichi con largo anticipo i bandi per le esperienze di cittadinanza europea e Pcto europeo: gli istituti scolastici hanno bisogno del tempo necessario per bandire le gare di selezione e coinvolgere le famiglie, le adv per proporre, progettare e quindi realizzare i soggiorni (che durano in media dalle 3 alle 4 settimane). Proprio a causa di tempi troppo ristretti per rispondere ai bandi, si è registrata una scarsa partecipazione (il 50% delle somme stanziate non è stato speso)”.

Non è tutto, Fto chiede anche “il rifinanziamento dei Pon e il recupero di quelli non utilizzati. L’acquisto di biglietti aerei, vitto e alloggio presso adv in Italia, affinché sia la filiera italiana del turismo organizzato a beneficiare dei fondi stanziati per questa tipologia di viaggi di istruzione. Sono state avanzate proposte per snellire e rendere più efficienti le procedure di gara e scelta degli operatori economici. Molte circolari sono ferme a disposizioni di leggi superate, alcune emanate addirittura nel 1996”.

Stefania Vicini

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