New York insolita, sulle tracce star e della migliore cucina

Il modo migliore per andare alla scoperta di New York è sicuramente camminando, ogni angolo nasconde insoliti scorci di vita quotidiana e ad ogni passo sembra di trovarsi in un’inquadratura di un celebre film o serie tv. Dieci giorni di tour per esplorare i cinque distretti, tra mete famose, esperienze imperdibili e qualche chicca tra ristoranti e luoghi cult.

I trasporti

Grazie all’efficienza dei trasporti pubblici, ogni angolo della città è facilmente raggiungibile. L’opzione numero uno è sicuramente la metropolitana in funzione h24: al costo di un dollaro è possibile acquistare la Metro Card comodamente ricaricabile alle macchinette in base alle proprie esigenze (o per tratte o per durata temporale). E poi battelli che collegano isole e distretti dislocati tra fiumi, baie e oceano, passando per i treni che rapidamente permettono di raggiungere anche i sobborghi della città, fino ai numerosi taxi a prezzi decisamente abbordabili.

Il City Pass

Un buon consiglio per non visitare i principali punti d’interesse, risparmiando qualche dollaro ed evitare code, è il City Pass disponibile in tre soluzioni da 11, 5 o 3 attrazioni. Si potrà scegliere tra undici veri e propri luoghi culto tra: Empire State Building, Museo americano di storia naturale, Top of the Rock Observation Deck, Statua della Libertà ed Ellis Island, Memoriale e Museo dell’11 settembre, Crociere Circle Line, Intrepid Sea, Air & Space Museum, Museo Guggenheim, Moma, The Edge.

Fuori dai soliti circuiti

Da Battery Park è possibile raggiungere Ellis Island che ospita il Museo dell’immigrazione. Questo è stato il primo approdo per 12 milioni di persone (tra il 1892 e il 1954) arrivate negli Usa in cerca di fortuna. Si possono ancora vedere sezioni dove il tempo si è fermato: dormitori, mense, ambulatori, anagrafe e proprio qui, semplicemente inserendo il proprio cognome, è possibile rintracciare i propri antenati. All’ombra dei grattacieli del Financial District si nasconde Stone Street, una delle strade pedonali più antiche della città che catapulta i visitatori in un’altra epoca. Un vicolo stretto e acciottolato (da qui appunto il nome) che, intorno al 1600, già ospitava numerose taverne e locande e che oggi conserva ancora il suo fascino immutato. Incastonata tra il memoriale delle Torri Gemelle e l’Oculus di Calatrava, si trova la St Paul Chapel. La chiesa risalente al 1766 (e miracolosamente sopravvissuta all’attacco dell’11 settembre) oggi è il più antico edificio pubblico ancora in funzione e aperto gratuitamente al pubblico. Aperta nel 1927, la Strand Bookstore è una libreria che ospita oltre 2.5 milioni di volumi, disposti in fila coprirebbero una lunghezza di 29 km. Gli appassionati di libri non possono perdersi la New York Public Library di Manhattan: l’intero sistema di biblioteche racchiude oltre 53 milioni di articoli che comprendono oltre ai libri, mappe, manifesti, spartiti, fotografie e lettere. L’edificio si affaccia sul rigoglioso Bryant Park che offre numerosi punti di ristoro e sdraio messe comodamente a disposizione all’interno del parco. Il complesso di Hudson Yards costituisce un ottimo punto di partenza per imboccare l’Highline, 2.3 km di ferrovia sopraelevata in disuso dal 1980 e riqualificata a inizio anni ‘2000. Ai lati un lussureggiante verde, lasciato volutamente incolto e selvaggio come se la natura si fosse davvero riappropriata dei suoi spazi nonostante l’intervento dell’uomo. Da qui si può raggiungere il Meatpacking District, affascinante quartiere industriale dove i mattatoi di inizio ‘900 hanno lasciato spazio a ristoranti e boutique. In circa un’ora di metro da Manhattan si arriva poi a Coney Island, dal 1903 il suo nome è sinonimo di parco divertimenti. Numerose attrazioni, dalle più spericolate a quelle alla portata di tutti, si trovano proprio di fronte a un’immensa spiaggia e a un lungomare dove fermarsi per una sosta. Sulla via del ritorno meritano una visita il cimitero monumentale di Green Wood dove riposano l’artista Jean-Michel Basquiat, Heinrich Engelhard Steinweg fondatore della casa di produzione di pianoforti Steinway e il gioielliere Louis Comfort Tiffany. A pochi passi si trova lo sconfinato Prospect Park, polmone verde di Brooklyn, al termine del quale si può andare a vedere la casa natale di Notorius Big in St James Street.

Dove mangiare

Restando fermi a New York si ha la possibilità di assaggiare davvero le cucine di tutto il mondo. Se si ha nostalgia dell’Italia, il posto giusto è a Williamsburg all’Antica Pesa: il ristorante conosciuto dai fan dei programmi di Little Big Italy, il giovedì sera propone una Jazz Night live. Ad Harlem, invece, il vero “place to be” è il Sylvia’s Restaurant che dal 1962 sforna prelibatezze della cucina del sud. Amato da tutte le star di Hollywood e dai presidenti americani (ritratti nelle numerose foto appese alle pareti), la domenica a pranzo allieta i commensali con i gospel. A pochi passi da Times Square si trova il Moxy Hotel: sul rooftop, ospita il Magic Hour per degustare particolari cocktail con vista mozzafiato sull’Empire State Building. Comodamente in ascensore, si può raggiungere il Lega Sea per un’esperienza da vero american grill & bar. Nell’East Village si trova Kat’z Delicatessen dove è stata girata la celebre scena di “Harry ti presento Sally”, un cartello indica il tavolo dove erano seduti Meg Ryan e Billy Cristal e dal 1888 è la Mecca di tutti gli amanti del pastrami sandwich.

Sulle tracce delle star

A Tribeca, non può mancare una tappa alla Ghostbuster Fire Station, per tutti gli amanti del film del 1984. L’edificio si chiama Hook and Ladder 8 e ancora oggi ospita una caserma dei vigili del fuoco in funzione. A Chelsea, lo storico Chelsea Hotel fondato nel 1884 e noto per aver ospitato numerosi personaggi tra cui Bob Dylan, Janis Joplin, Patti Smith, Sid Vicious Robert Mapplethorpe. Sebbene l’hotel non accetti più soggiorni di oltre 24 notti, rimane un punto d’incontro per molti artisti. All’ombra del Queensboro Bridge ci si sentirà nella locandina di “Manhattan” sedendosi sulla panchina dove si ritrovavano a chiacchierare Woody Allen e Diane Keaton. L’Upper West Side, infine, è il luogo simbolo per tutti i fan di John Lennon. Dopo 43 anni le panchine dello Strawberry Fields Memorial continuano ad essere affollate di persone che si riuniscono per ricordarlo e ascoltare i musicisti che ripercorrono le canzoni dei Fab Four. Qui si può ammirare anche il Dakota Building, il palazzo dove Lennon ha vissuto e dove, a pochi passi, è stato ucciso. Sempre nel quartiere si trova l’Arconia Building, qui Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez cercano di risolvere i misteri di “Only Murders in the Building”.

Sveva Faldella

Tags: , ,

Potrebbe interessarti