“Abbiamo un ottimo settembre ed anche buona parte di ottobre è positivo. La speranza è di prolungare la stagione almeno fino a fine novembre, ideale sarebbe arrivare fino alle festività natalizie”. Così si esprime Gino Acampora, managing director Acampora Travel, sulle prospettive di prenotazioni per le prossime settimane.
L’estate e gli insegnamenti
Il manager è tutto sommato positivo nel tracciare il quadro dell’estate appena passata: “E’ stata un’ ottima stagione – prosegue -, difficile per le tante complicazioni, ma un po’ tutte le maggiori località turistiche italiane hanno prodotto numeri importanti. Hanno, invece, sofferto un po’ le destinazioni basate principalmente sul turismo nazionale – sottolinea Acampora -, colpa probabilmente della crisi economica, il caro benzina, il caro voli per le isole e anche il modo diverso di fare vacanza, con soggiorni più brevi e flessibilità nel giorno d’arrivo e notti di soggiorno. Chi invece lavora principalmente con i mercati esteri ha avuto un’eccellente stagione“.
Una stagione comunque anomala, partita benissimo e poi incagliatasi e dalle quale è possibile trarre insegnamenti: “Il turismo è una cosa seria, non si può improvvisare – sottolinea il manager -, la legislazione sul turismo è carente e confusa, ci vogliono regole chiare e controlli. Ritengo che una parte dei turisti venuti quest’anno non torneranno più, abbiamo spesso dato una pessima immagine, organizzazione precaria, prezzi folli a fronte di servizi carenti, così non andiamo da nessuna parte”. In termini di domanda, Acampora segnala una componente “molto forte dai mercati esteri, in calo il bacino nazionale per i motivi già espressi sopra”.
Le criticità
Quanto hanno inciso i fattori caro prezzi di ristorazione e servizi, caos e disagi nei voli, instabilità meteorologica e quali altre criticità si sono palesate? “La differenza in Italia la fa certamente il mercato americano – evidenzia Acampora -, è uno dei mercati con più potenzialità di spesa e quest’ anno ha inciso tanto, perché sono un po’ tutti impazziti, con tariffe spesso folli e in alcuni casi era più importante avere la disponibilità che la tariffa, io ritengo sia un mercato drogato. A parte il caro prezzi, di problemi ce ne sono tanti: difficoltà a trovare taxi e Ncc, grande carenza di guide in po’ tutte le regioni, problemi a prenotare alcuni siti importanti come Colosseo e Musei Vaticani, il sovraffollamento in alcune località importanti che le ha rese invivibili, causando disagi anche ai residenti, creando involontariamente dei meccanismi automatici di contrapposizione al turismo, ritenuto causa dei loro disagi. E’ un fatto molto pericoloso. Andrebbe rifatta completamente a livello nazionale la legislazione sugli affitti brevi e sull’extra alberghiero, fenomeno ormai fuori controllo che sta svuotando i centri storici facendo loro perdere l’identità”.
Le tipologie di vacanza
In termini di tipologia di vacanza, secondo il manager, a parte i soggiorni classici, “c’è stata una ripresa della vacanza a contatto con la natura, percorsi enogastronomici, la visita alle città d’arte minori, la montagna d’ estate, si viaggia di più a livello individuale e piccoli gruppi rispetto a prima”.
Nicoletta Somma