Contratti terziario e turismo, oltre 5 milioni in attesa dei rinnovi

Prosegue il percorso di mobilitazione sindacale unitaria per il rinnovo dei contratti nazionali nei settori del terziario e del turismo. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs chiamano nuovamente a raccolta oltre 1.000 delegate e delegati da tutta Italia in una assemblea intersettoriale unitaria organizzata il 22 novembre all’Auditorium Angelicum di Roma.

In attesa oltre 5 milioni

La nota sindacale mette in evidenza che i riflettori sono accesi sulle numerose vertenze aperte che complessivamente coinvolgono oltre 5 milioni di lavoratrici e lavoratori del terziario distribuzione servizi, della distribuzione moderna organizzata della distribuzione cooperativa e del comparto turistico, alberghi, ristorazione collettiva e commerciale, adv e aziende termali.

Sono comparti che scontano un ritardo nei rinnovi contrattuali pari in media ad oltre 3 anni, con la conseguente inadeguatezza dei trattamenti economici e normativi rispetto a una realtà profondamente mutata, in seguito alla crisi pandemica e bellica e alle dinamiche inflazionistiche fuori controllo.

La protesta – si legge nella nota – che segue la proclamazione dello stato di agitazione e precede la giornata di sciopero indetta per il prossimo 22 dicembre, è finalizzata a sollecitare un avanzamento dei negoziati, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori del settore, mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati.

Il messaggio, rivolto alle associazioni imprenditoriali di settore, è chiaro: “non c’è più spazio per tattiche dilatorie o espedienti volti a bypassare un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza. Non si costruiscano nuovi alibi per non rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro nei settori del terziario di mercato”.

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