L’Italia di Alpitour c’è. Anche se non da sola, bensì come parte di un terzetto – insieme a Grecia ed Egitto – che si contende lo scettro di destinazione più performante sul mercato estivo. Il Mediterraneo è comunque protagonista assoluto, nello scenario di stagione del primo operatore italiano, che pure sta puntando molto sui Caraibi – Cuba in particolare – e trova riscontri importanti anche dall’Africa orientale, che si riprende il suo spazio tradizionale in questo post-pandemia che torna a pensare in termini di lungo raggio. “Attualmente la Grecia è al primo posto nel booking, con lo scettro che le viene conteso dal mare Italia e dall’Egitto – ci racconta Franco Campazzo, chief product officer tour operating Alpitour World –: la differenza tra le destinazioni è di poche decine di prenotazioni al giorno. E per giunta si tratta di una classifica mutevole, che va sulle disponibilità più che sull’anticipo, che in questo periodo è molto limitato”. Sul mare Italia, in particolare, Campazzo spiega che a performare meglio di tutte è “la Sardegna, anche perché sulla regione abbiamo più prodotto, su tutti i target di clientela. La Puglia è partita un po’ in ritardo, ma ora corre di nuovo. E anche la Calabria sta dando risposte importanti, con il nuovo Voi Tropea Beach Resort”. Complessivamente, rileva il manager, la domanda è caratterizzata da “una curva di prenotazione simile a quella del 2021, che era però partita più in ritardo. È più anticipata, stavolta, e ai livelli del 2019. C’è da dire che il prodotto è di più di allora: ma non abbiamo esagerato”. L’estate dello scorso anno detta il trend anche sulle durate medie, anche se “da tempo abbiamo inserito frequenze sui charter che permettano incastri diversi dai 7 o 14 giorni. Il trend era già in crescita, 2021 compreso, ma non è mai stato preponderante: ci sono destinazioni più propense a queste formule, e altre meno: Sardegna e Grecia quelle più adatte”. Quanto ai rincari, Campazzo spiega la politica di Alpitour: “Siamo riusciti ad assorbire – e far assorbire ai fornitori partner – gli aumenti in maniera importante, non li abbiamo riversati sul mercato se non per la parte relativa ai vettori, charter a parte. Sulla parte alberghiera non abbiamo più di un 3% di aumento. Abbiamo assorbito dove dovevamo, anche come strategia, considerando l’attenzione spasmodica ai prezzi di oggi”. Sulla concorrenza con il prodotto di lungo raggio, Campazzo spiega che “sappiamo bene che sull’estate il Mediterraneo sarà preponderante”. Tuttavia, il focus appena lanciato da Alpitour su Cuba è sostenuto da un volato sul quale “abbiamo ogni settimana un Milano-Havana-Cancun, un Milano-Havana-Holguin e un Roma-Havana-Cancun. Sono circa mille passeggeri a settimana tra vettore e t.o., e sull’estate abbiamo un forecast tranquillo, riempiremo circa la metà di questi posti. Sull’inverno, invece, stiamo pianificando anche Cayo Largo e un altro punto di accesso. La partita vera sui Caraibi è sulla prossima winter”. E poi c’è l’Africa. Campazzo spiega che “Kenya e Zanzibar stanno performando decisamente bene, e anche il Madagascar è tornato quello che ci eravamo abituati a vendere, tanto che da fine luglio inseriremo un secondo volo sulla destinazione. È un ‘area che vale più dei Caraibi, nel segmento del lungo raggio”. .