Nell’estate 2023 del Mare Italia ci ritroveremo gli stessi problemi che sono stati affrontati nel 2022. A dirlo sono i t.o. “Problemi collegati ai voli, al rincaro dei prezzi in generale e alla mancanza di personale, saranno le sfide da affrontare”, mette in guardia Ota Viaggi. Anche se, rispetto alle precedenti stagioni, una delle criticità “è rappresenta dalla concorrenza del prodotto estero – dice Futura Vacanze -. La differenza la faranno le strutture capaci di mettere in campo servizi e affidabilità senza il totale stravolgimento dei listini”. Anche dal Gruppo Alpitour si pone l’accento su di “un contesto di destinazioni alternative aperte alla vendita decisamente superiore a quello degli ultimi due anni”, ma anche su “tematiche che riguardano principalmente i temi inflattivi”.
Napoleon è ottimista, “i presupposti per una buona stagione ci sono tutti”, ma se si devono trovare criticità, il t.o. osserva che “molto dipenderà dall’aumento del prezzo dei traghetti durante l’alta stagione, ma soprattutto dal problema del personale che sta affliggendo tutta la filiera in maniera trasversale”.
Dal Gruppo Nicolaus non si rilevano, al momento, problemi diversi da quelli delle altre stagioni. “Esiste ancora un tema di costi e sulle frequenze del trasporto aereo, ma ci sono segnali di rientro degli stessi nei prossimi mesi – spiegano -. Per un t.o. moderno è necessario operare con una combinazione di voli pre-acquisiti (charter e linea) per avere sempre disponibilità ed ampliare l’offerta con voli dinamici per concedere opzioni di partenza anche dagli aeroporti minori e maggiore flessibilità in generale”.
Anche secondo Veratour “i problemi più complessi da affrontare riguardano i trasporti aerei e l’aumento del costo dei servizi. Situazione, questa, comune anche ad altre destinazioni”.
Stefania Vicini