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Brasile, obiettivo quinto posto per l’Italia

Nel 2018 ha registrato 6,4 mln di arrivi internazionali e 176.000 italiani. Non ha ancora a disposizione dati del 2019, ma per quest’anno si aspetta 200mila turisti tricolori. Stiamo parlando del Brasile. A raccontarlo a Guida Viaggi il presidente di Embratur, Gilson Machado Neto.
Gv: Su quali aspetti si sta concentrando la promozione del Paese?
“Il focus è sulle risorse naturali: abbiamo sei biomi, spiagge, isole perfette per le immersioni, il kite surf e le crociere. Il Brasile è ancora un luogo incontaminato, non abbiamo uragani né disastri naturali, la religione musulmana e quella ebrea qui convivono pacificamente. Il 96% di chi ha visitato il Paese vuole tornare e uno dei motivi che adducono è la popolazione accogliente. E gli italiani sono tra coloro maggiormente intenzionati a visitare più volte il Paese”.

Gv: Nella classifica internazionale dove si colloca il nostro Paese?
“Il mercato italiano è in ottava posizione, alle spalle di Argentina, Usa, Cile, Uruguay, Paraguay, Francia, Germania e davanti a Spagna e Portogallo. Il nostro obiettivo è portarla almeno al quinto posto”.

Gv: Ci sono novità sul fronte dei collegamenti aerei?
“Stiamo lavorando su un volo diretto. Al momento sono 28 i collegamenti settimanali dall’Italia su San Paolo, 21 da Roma e 7 da Milano”.

Gv: Quali segmenti state spingendo nel mercato italiano?
“Ecoturismo, gastronomia, spiagge, immersioni, kite surf, musica, cultura, artigianato. Tra le aree l’Amazzonia, il Pantanal, Rio de Janeiro,  le cascate di Iguazú e San Paolo per il Mice.

Gv: Ma i nostri connazionali scelgono il Brasile solo per il mare?
“Gli italiani prediligono sicuramente le spiagge nella stagione invernale, ma si spostano anche per motivi medici e per l’enogastronomia. Molti di loro hanno aperto in Brasile boutique hotel”.

Gv: Ritiene che il Coronavirus possa favorire i flussi verso il vostro Paese e verso il Centro-Sud America?
“Il Coronavirus, come la Sars ed Ebola, avrà un impatto, ma per un breve periodo”.

Gv: Embratur si è recentemente riorganizzata. Ce ne parla?
“Siamo un’agenzia adesso. Il Brasile non è solo potenziale turistico, ma realtà. Abbiamo allentato le politiche in materia di visti, con l’ingresso senza visto per americani, giapponesi, canadesi, australiani e ora stiamo lavorando per i cinesi. Prima il budget promozionale che avevamo a disposizione era 80 mln dollari, ora è di 120 mln. Stiamo anche pensando di aprire un ufficio in Portogallo, entro giugno”.

Gv: Perché non Italia?
“Per via della connettività aerea. Ma non escludo il Belpaese in futuro”.                       

Parchi nazionali e astronomia
per il Cile

Sono stati 45.430 gli italiani in Cile nel 2019. “Sono al quinto posto nella classifica europea – spiega Alberto Gorgone dell’Ufficio commerciale del Cile in Italia -, alle spalle di Germania, Spagna, Francia e Regno Unito. In totale lo scorso anno sono stati 515.145 gli arrivi dal Vecchio Continente. Il profilo del turista nel Paese è quello di un “amante della natura – prosegue Gorgone -, dei luoghi incontaminati, dell’offerta culturale ed enogastronomica”. Sul fronte collegamenti, “oltre ad Alitalia con il Roma-Santiago, decollerà un diretto di Lan da Francoforte su Santiago dal 30 di giugno tre volte alla settimana. Ci sono, inoltre, Air France, Iberia e British Airways”. La promozione si sta indirizzando “sulla rotta che unisce 17 parchi nazionali (sono 41 in tutto i parchi, 45 le riserve, 17 i monumenti naturali del Paese) e sul turismo astronomico, un segmento nuovo per il mercato italiano”. A proposito di quest’ultimo tema, il manager spiega che “i cieli del Cile sono i più puliti e chiari sulla Terra”. Il Paese ha anche il maggior numero di giorni e notti con bel tempo nel corso dei 12 mesi, cioè oltre 300 all'anno. Altre condizioni ottimali sono la bassa quantità di particelle di polvere e il perfetto livello di umidità. Ecco perché il Cile settentrionale vanta oltre il 40% di tutti i centri di osservazione astronomica nel mondo, una cifra che dovrebbe aumentare fino al 60% entro i prossimi 10 anni. Qui si trovano alcuni dei più grandi e importanti osservatori astronomici sulla Terra, come il radiotelescopio dell'Osservatorio Alma (Atacama Large Millimeter Array), l'Osservatorio Paranal e, presto, il più nuovo Elt (Extremely Large Telescope) del Paranal che diventerà il più grande centro astronomico ottico del mondo. Non in ultimo, oltre alla varietà della sua offerta, il Cile è “una destinazione vivibile 12 mesi all’anno”.                        

Air Europa incrementa l’offerta
sulle Americhe

Il 2019 di Air Europa in Italia si è chiuso con risultati molto positivi: +12% di fatturato e +16% di passeggeri, oltre il budget previsto. Questo grazie sia all’aumento del traffico point to point relativamente agli aeroporti con vocazione più turistica come Roma e Venezia, sia a quello del traffico lungo raggio, il cui revenue medio è anche aumentato rispetto all’anno precedente.
“Abbiamo evidenziato una crescita su tutti i segmenti – dichiara Renato Scaffidi, general manager Italia di Air Europa -. Se l’etnico è cresciuto del 5% e la parte corporate del 27%, la vera sorpresa è stata il segmento leisure/tour operator, che con incrementi a tre cifre percentuali ha consolidato la tendenza registrata in questi ultimi anni di rendere sempre più flessibili gli itinerari proposti, facendo crescere la linea parallelamente al traffico charter tipico del tour operating”. “Se tutte le destinazioni programmate – spiega – sono cresciute in termini di passeggeri, le mete sul podio sono Lima seguita da Santo Domingo e Havana.
Nel 2019 la Colombia ha ottenuto ottimi risultati, così come l’Argentina, segnata da un inizio anno molto difficile dovuto alla complessa situazione politica interna, ma registrando nel secondo se- mestre un trend positivo che ha permesso di colmare il gap rispetto al primo. Il collegamento su Panama, lanciato lo scorso giugno, è partito molto bene così come quello su Fortaleza, inaugurato a fine dicembre”.
Quest’anno il vettore riceverà altri nove Dreamliner 787-900 (l’ordine complessivo è di 29 entro il 2022) equipaggiati con 32 poltrone della nuova business class 1-2-1 oltre alle 303 in econo-my, per un totale di 335 posti. “Il rinnovamento contribuirà ad aumentare le frequenze sulle destinazioni che non operano giornalmente come Medellin, Panama, Montevideo e Asuncion, con un conseguente incremento dell’offerta sulle Americhe del 16%”, conclude Scaffidi.                        

            

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Notizie dagli operatori

Dati in crescita per l’Ecuador

Americani e inglesi, soprattutto per le Galapagos per la natura, ma anche italiani che scelgono la Sierra, Quito, il cui centro storico è patrimonio dell’Umanità, e Cuenca: ecco chi sono e dove vanno i turisti che si recano in Ecuador. A parlarne Lorena Tapia Núñez, console generale a Milano. Un tipo di clientela che normalmente soggiorna per una settimana, di target medio se visita l’Ecuador continentale o più elevato se preferisce un soggiorno alle Galapagos, spiega il console. “L’Ecuador è un Paese piccolo, ma con 4 regioni: la costa, la Sierra, l’Amazzonia e le Galapagos. Le distanze sono quindi corte. I collegamenti aerei da Francia, Inghilterra e Spagna sono favoriti da una politica di ‘Cieli aperti’. L’Italia, dove si trova una nutrita comunità di ecuadoregni, è, inoltre, il secondo socio strategico commerciale”.
Il Paese ha la maggior quantità di specie per metro quadrato e più del 20% del territorio è rappresentato da aree protette.
Stando a fonti straniere che riportano dati ministeriali, da gennaio a novembre 2019, il numero medio annuo di arrivi di turisti in Ecuador è cresciuto del 4,0. Negli 11 mesi 1.381.726 turisti sono arrivati nel Paese, provenienti dalla Spagna, cresciuta del 15,8% rispetto al 2018, seguita da Stati Uniti (15,1), Francia (12,2), Canada (10,6) e Germania (4,5 ). I dati rivelano anche un aumento del 6,1% degli arrivi in aereo, pari a 1.032.503 passeggeri nei quattro scali internazionali (l’anno precedente ammontavano a 973.113). La crescita è dovuta principalmente agli sforzi del ministero del Turismo per migliorare la promozione e i collegamenti aerei. Le entrate nel  primo  semestre sono state pari a 965.000.000 di dollari secondo i dati della Banca centrale, pari all'1,,8% del Pil.

Il Perù spinge la parte Nord amazzonica  

Il canale commerciale delle agenzie continua ad essere fondamentale per agevolare i viaggi in Perù. Per questo l’Ente di promozione del Paese sudamericano prevede di lavorare, anche nell’anno in corso, a stretto contatto con i principali operatori turistici del mercato per raggiungere il consumatore e le agenzie di viaggi con azioni congiunte.
“Al fine di rafforzare la conoscenza della destinazione Perù – spiega Sandra Doig, subdirectora de Promoción del Turismo Receptivo di PromPerù –  è disponibile una piattaforma di e-learning con più di 400 agenzie di viaggio che hanno già completato il Perù Agent, rilanciato nel maggio 2019. Gli agenti che completano il corso e registrano le loro vendite sul Perù potranno ricevere degli incentivi. Tra questi, ci saranno cene in ristoranti peruviani in Italia e posti per partecipare al fam trip in Perù del 2020, e molto altro”. La strategia di marketing ha l'obiettivo di promuovere il Nord del Paese per contribuire alla diversificazione dell'offerta turistica attuale. “Il Perù Nord amazzonico – avverte Doig – ospita destinazioni ancora poco esplorate, che hanno molto da offrire al turista italiano con proposte naturali, culturali e gastronomiche. Tra le mete da promuovere figurano  Chachapoyas, Iquitos, Chiclayo, Cajamarca, Trujillo, Huaraz”. Il nodo è ancora rappresentato dall’assenza di voli diretti dall’Italia, ma via Amsterdam, Londra, Parigi e Madrid ci sono ben 36 voli settimanali che collegano il nostro Paese al Perù.

Gli investimenti
alberghieri

Secondo il Profilo del Turista Estero (Pte) 2018, le categorie alberghiere preferite dai turisti italiani sono gli hotel a 3 stelle (50%) e gli hotel a 4 o 5 stelle (41%). Nel periodo 2017-2021 gli investimenti alberghieri ammonteranno a circa 1,1 miliardi di dollari, con un incremento del 90,2% rispetto ai 600 milioni di dollari erogati nel periodo 2011-2016, secondo un rapporto del ministero del Commercio Estero e del Turismo (Mincetur). Nel periodo in corso è prevista la realizzazione di 62 nuovi alberghi, che rappresenterebbero un aumento dell'offerta turistica di 8.279 camere. La maggior parte dei progetti si colloca a Lima, Cusco, Arequipa e nel Nord del Perù. Inoltre, a seguito di un’analisi elaborata dalla società di consulenza statunitense JP Morgan Chase relativa al Emerging Market Bond Index (Embi), comunemente conosciuto come il “rischio paese”, il Perù risulta essere l’economia della regione sudamericana con il minor rischio finanziario.
Nel 2019, nel periodo gennaio-settembre, sono arrivati in Perù 3.320.223 turisti internazionali. Nei mesi di apri-le e maggio 2019 si è registrato un incremento rispettivamente del +14% e del +2,4%. Il Perù è ancora il Paese del Sud America con l’affluenza di turisti italiani più alta rispetto ad altre destinazioni sudamericane.                                   

Tap aggiunge Maceiò
al network

Un +13,3% di “flight coupon” venduti in Italia sulle rotte transatlantiche nel 2019. E’ l’incremento ottenuto da Tap Air Portugal nel nostro mercato rispetto all’anno precedente, raggiungendo in particolare ottimi risultati su San Paolo (+57%) e su Rio de Janeiro (+15%).
“Lo stesso trend di crescita – conferma Araci Coimbra, director sales Southern Europe della compagnia – è stato registrato sul venduto di gennaio 2020, con un +28% sempre in termini di flight coupon rispetto a gennaio 2019”.
L’obiettivo per l’anno in corso “è continuare a crescere, mantenendo la leadership nelle operazioni fra l’Europa e il Brasile”. Tap è, infatti, l'unica compagnia a offrire dieci destinazioni dirette verso il Paese – Belo Horizonte, Brasilia, Fortaleza, Natal, Porto Alegre, Recife, Salvador da Bahia, Rio de Janeiro, San Paolo e Belém – garantendo altresì collegamenti interni capillari grazie agli accordi con Azul.
Ora il vettore si prepara ad un nuovo piano di crescita. “Stiamo ampliando il network – afferma Coimbra – e dal prossimo giugno avremo il Lisbona-Maceió, l’undicesima rotta verso il Brasile con tre voli settimanali (di mercoledì, venerdì e domenica). Aumenteremo anche le frequenze per Natal e Belém. Per entrambe le destinazioni nell’estate 2020 saranno operati 5 voli a settimana”.
Maceió, come pure Natal e Belém, saranno servite con il nuovo Airbus A321Lr. Oltre a essere estremamente efficiente, questo aeromobile offre un viaggio molto confortevole, grazie alle poltrone di ultima generazione, una suite completa di intrattenimento e connettività a portata di mano.
I biglietti per Maceió sono già acquistabili a partire da 700 euro, tasse incluse grazie alle “Branded Fares”, che permettono di scegliere la tariffa che meglio risponde alle proprie esigenze di viaggio. I passeggeri Italiani potranno raggiungere le destinazioni Tap in Sud America via Lisbona, partendo da Roma, Milano, Bologna, Venezia, Firenze e anche dall’aeroporto di Napoli, attivo dalla scorsa estate.
Si appresta inoltre a essere stretta una vera e propria joint venture con Azul, grazie alla quale Tap potrà offrire viaggi ancora più comodi e consolidare ulteriormente la propria leadership per i viaggi verso il Brasile. Per il trade il vettore ha previsto dei workshop itineranti sul territorio italiano per presentare il network Tap e i vantaggi offerti. “Siamo in continua evoluzione – conclude Coimbra – non solo lato flotta e servizi, ma anche sul fronte tecnologico e stiamo implementando un nuovo progetto di distribuzione per le agenzie italiane”.                          

Costa Rica: obiettivo volo diretto

Si tratta del secondo settore più importante del Paese, dopo quello delle esportazioni mediche: si tratta del turismo in Costa Rica, che conta 5 mln di abitanti e 3 mln di visitatori.
“I dati più recenti purtroppo risalgono a due anni fa – ammette Giovanna Valverde Stark, ministro consigliere e console generale ambasciata del Costa Rica -, quando i turisti italiani sono stati 30mila. I bacini di provenienza principali sono Francia, Spagna, Regno Unito e subito dopo il Belpaese”. I nostri connazionali cercano soprattutto spiagge e sole, “ma stanno crescendo – commenta Valverde Stark – il turismo naturalistico, quello termale, nella zona del vulcano Arenal, e d’avventura”. La aree più gettonate sono quelle dei vulcani, il Poás e l’Irazú, Manuel Antonio, le spiagge di Tamarindo, Montezuma, Malpais, Santa Teresa e Puerto Viejo. “L’incremento nel numero di italiani è un obiettivo percorribile – prosegue Valverde Stark -, c’è molto spazio. Miriamo a una crescita del 50%. Quel che manca è un volo diretto dal Belpaese, oltre ai collegamenti offerti da Air France, Klm, Iberia e British Airways”. Qualche candidato papabile? “C’è interesse da parte di Neos”, conclude Valverde Stark.                                                                       

 

                     

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