Un ritratto realistico dello stato attuale del turismo, con tanto di trend, scenari futuri e strumenti utili per affrontarli al meglio. Lo ha offerto Tripadvisor insieme ad Assoturismo, nel corso di un webinar di approfondimento incentrato sulle tendenze e le wishlist dei viaggiatori, nonché sulla forza propulsiva data dalle recensioni, vero e proprio marchio di fabbrica della multinazionale del travel online.
Tripadvisor in numeri
Il quadro offerto da Tripadvisor è tanto più rilevante se si pensa alle dimensioni della società, nata “venti anni fa – ha esordito Ambra Grisotto, manager relazioni istituzionali, Tripadvisor Italia – e oggi piattaforma di viaggi più grande al mondo, con 22 lingue supportate, 180 Paesi coperti, 43 mercati e un miliardo di recensioni raggiunte quest’anno”. Il ruolo e il peso di Tripadvisor sono sempre più evidenti: “Accompagniamo i viaggiatori nei cinque passaggi pre e post-viaggio: sogno, pianificazione, prenotazione, esperienza e condivisione. E oggi l’86% di essi non prenota senza prima aver letto recensioni”.
L’Europa corre
Ad aprile, Tripadvisor ha rappresentato il 16% del traffico italiano generato da siti – per capirci, più di Booking, Skyscanner e Airbnb. Quali le tendenze in corso? “L’intenzione di viaggio – ha rimarcato Grisotto – ha quasi raggiunto i livelli del 2019. Da gennaio i clicker delle strutture ricettive sono cresciuti di mese in mese, a livello globale siamo al +42%. Più in generale, l’area Emea fa registrare da febbraio un +65% di clicker per la ricettività ma incrementi importanti anche per ristoranti ed esperienze: è l’area del mondo si riprende più rapidamente”.
Italiani casalinghi
Scendendo nel dettaglio delle aree geografiche, Grisotto ha fatto osservare che “gli utenti di Svizzera, Austria, Danimarca e Irlanda sono i più propensi a viaggiare all’estero”, mentre sull’altro versante “italiani, spagnoli, portoghesi e francesi sono i più rivolti al mercato interno”.
Tra le destinazioni interne più gettonate, primeggiano Roma, Firenze, Napoli, Milano e Riccione, mentre i desideri esteri degli italiani si concentrano su Parigi, Sharm, Marsa Alam, Barcellona e Londra. A cercare l’Italia, a maggio scorso, sono stati soprattutto italiani, seguiti da statunitensi, britannici, tedeschi, francesi, svizzeri, spagnoli, olandesi, austriaci e belgi. Detto che buona parte dei viaggi all’estero sono pianificati per fine anno o inizio 2023, le “finestre di prenotazione aumentano su luglio e agosto, con viaggi più lunghi, con picco di 7,4 notti ad agosto”.
In ultimo, Grisotto ha dato un consiglio agli operatori del turismo: “Bisogna incoraggiare gli ospiti a recensire, perché per il 94% dei viaggiatori leggerle è importante per prenotare. Recensioni recenti, comunicazione dei miglioramenti effettuati e focus sui propri atout rinforzano la reputazione”
Voce del verbo recensire
Di recensioni e di come gestirle si è occupato invece Fabrizio Orlando, direttore relazioni istituzionali, Tripadvisor Regno Unito. Innanzitutto definendole. “Sulla piattaforma definiamo snippet quelle da meno di 140 caratteri. Poi ci sono la semplice valutazione in bolle e la recensione lunga. La più influente è l’ultima del terzetto, per il 76% degli utenti, contro il 9% e il 15% delle altre due. Le recensioni sono estremamente o molto importanti per l’82% delle prenotazioni di alloggi, il 77% delle attrazioni e il 70% dei ristoranti”.
Il punteggio non è tutto
Orlando ha poi smentito un luogo comune: “L’aspetto più importante delle recensioni è il contenuto, non il punteggio. Poi viene la ‘freschezza’ temporale delle recensioni. Poi le foto, i likes ricevuti. Infine, il titolo“. Uno dei crucci principali degli operatori del turismo legato alle recensioni sta nella loro veridicità e autenticità. “Tripadvisor – ha fatto presente Orlando – è considerata la piattaforma più affidabile sulle recensioni dai proprietari, con il 43%. Più di Booking, Google, Facebook, Yelp, Expedia. Nel solo 2020 abbiamo rimosso o bloccato più di 2 milioni di recensioni su oltre 26 milioni. Per noi la recensione deve essere recente, pertinente, personale e rispettosa-imparziale. E il punteggio medio che registriamo è di 4,3 bolle su 5: è molto alto”.
Le “dritte” per gli operatori
Infine, Orlando ha dato i suoi consigli a chi fa turismo: “Innanzitutto quello di rispondere alle recensioni. Anche a quelle negative, perché la risposta influisce molto, dandoci inoltre la possibilità di raccontare la nostra storia. Poi bisogna essere pronti a catturare il desiderio di viaggiare, offrendo esperienze coinvolgenti. Altrettanto importante è curare la reputazione online sfruttando gli strumenti a disposizione, interagendo con la community, apprendendo dagli utenti abitudini e preferenze. Infine, consiglio di mantenere aggiornate le informazioni, comunicando nel miglior modo possibile i propri punti di forza“.