Alitalia, è l’ora del “final countdown”

Sono gli ultimissimi giorni prima della scadenza – per il momento non dilazionata, seppur messa in discussione da più parti – per la risoluzione del dossier Alitalia. Dopo le voci di un ulteriore rinvio, alimentate dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte, cui aveva fatto sponda il ministrio dell’Economia Giovanni Tria, è arrivata dal Mise di Luigi di Maio la conferma del 15 luglio come data invalicabile per chiudere la vicenda.

Sono in queste ore in corso le riunioni tra i soci accertati della newco Fs, Delta e Mef con i possibili “quarti elementi”, in primis Riccardo Toto, figlio del creatore di Air One, e quel German Efromovich di Avianca che pare disposto a coprire il 40% di quote ancora senza un padrone, per circa 300 milioni di euro di investimento.

L’imprenditore colombiano, arrivato a Roma sabato scorso, ha in programma anche l’incontro con Perry Cantarutti, responsabile alleanze di Delta. Fuori dalla partita, a quanto sembra, il patron della Lazio Claudio Lotito – incapace di presentare le garanzie finanziarie richieste – così come Atlantia, chiamata in causa e a lungo oggetto dei ragionamenti del governo malgrado i rapporti non ottimali sul fronte delle concessioni autostradali. E non si esclude il ritorno sul tavolo di quel partner industriale di peso – ovvero le principali compagnie aeree europee – più volte ventilato e poi mai concretizzatosi.

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