Trademark: “Per la ripresa si rimanda alla primavera”

Le previsioni sulle prenotazioni turistiche relative al Capodanno 2021 di Trademark ci consegnano uno scenario desolante che riguarda tutte le festività natalizie, e se immaginavamo di poter fare un viaggio per dare il benvenuto al nuovo anno o di organizzare un evento in un locale con amici, è un'idea che possiamo già valutare di abbandonare, dal momento che le restrizioni imposte dal Governo in questa seconda ondata pandemica scoraggiano lo spirito di iniziativa e impediscono spostamenti significativi.
"Al momento, per quanto possiamo rilevare attraverso i nostri strumenti, le prenotazioni per il Capodanno sono praticamente azzerate ed è presumibile che anche nelle prossime settimane non ci saranno miglioramenti di questo dato, dal momento che il nuovo Dpcm restringe ulteriormente gli spostamenti, anche tra regioni – dichiara Stefano Bonini, senior partner di Trademark Italia -. L’unica certezza che abbiamo è che almeno fino al 3 dicembre l’unica tipologia di movimento consentita verso le strutture ricettive è quella legata a lavoro e affari". 
Una situazione difficile, che non consente di fare pronostici di alcun tipo dal punto di vista economico, e non consente allo stesso tempo progettare il futuro. "Non sembra possibile ipotizzare alcun guadagno, visto che il limitato movimento difficilmente sarà sufficiente per coprire i costi operativi – conferma Bonini -, e poi qualora il movimento anche interregionale possa riprendere resta il pressante tema del distanziamento nei locali pubblici in vista delle festività di fine anno. Inoltre, in un momento di estrema incertezza e paura come quello attuale, mettere in campo le giuste strategie di marketing è piuttosto complicato. Anche perché al di là della voglia degli italiani o degli europei (di prossimità) di viaggiare, le restrizioni in atto rendono inefficaci non solo le strategie di marketing ma anche qualsiasi tattica promo-commerciale".
Alla luce di quanto è emerso sembra che dovremo rassegnarci a rinunciare alla gioia dei festeggiamenti, con conseguenze catastrofiche sull'economia, se pensiamo al flusso di denaro generato dalle prenotazioni di Capodanno, tra viaggi all'estero, spostamenti interni o anche semplicemente acquisti per un cenone con amici e parenti. Una perdita probabilmente non quantificabile. "Un confronto con l’anno scorso per le festività di fine anno e i primi mesi dell’anno 2021 ci porta a prevedere un paragone impari – puntualizza Bonini -. Se l’evoluzione della pandemia quantomeno nel nostro Paese non migliorerà e la diffusione del virus non rallenterà nelle prossime settimane, quasi sicuramente le vacanze di Natale e Capodanno potrebbero essere inesistenti, e qualora a partire da inizio dicembre la situazione migliorasse, come abbiamo già assistito questa estate alla fine del lockdown, le persone avranno bisogno di un po’ tempo per riabituarsi alla normalità, metabolizzare la paura e tornare a pensare alle vacanze". Rimane solo la speranza in un futuro migliore, con una ripartenza decisa e coraggiosa, sarà possibile? "Le previsioni che al momento si possono fare per il prossimo anno ci portano a definire uno scenario con dinamiche molto simili a quelle del 2020 – conclude il senior partner -; confidando sul fatto che l’epidemia possa essere sotto controllo verso marzo-aprile, la speranza è che i mesi primaverili possano tornare ad essere turisticamente attivi, soprattutto per le città d’arte e cultura. Per quanto riguarda la stagione estiva 2021, ci sono pochi dubbi che sarà migliore di quella 2020, sia perché si avvierà prima, sia perché potrà godere di un maggior numero di eventi e di minori restrizioni, ma soprattutto perché registrerà sicuramente un allargamento della catchment area, che resterà comunque principalmente quella a distanza auto (6-7 ore circa dalla destinazione di vacanza): Francia, Germania, Austria, Svizzera. La ripartenza (lenta) dei voli, quantomeno quelli continentali, dovrebbe supportare la progressiva ripresa del movimento turistico internazionale, anche nelle grandi destinazioni d’arte e cultura italiane. Le destinazioni balneari e quelle montane si confermeranno le protagoniste anche dell’estate 2021".                               

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