Estate in ripresa, ma in adv il fatturato è al 60% del 2019

Un’estate 2022 all’insegna di alcuni ritorni, di target, di mete, ma anche di propensione al viaggio che sta dando buoni segnali, anche se il fronte agenziale non intende illudersi perché sa che i numeri non sono ancora a regime. Vediamo intanto chi entra in agenzia per prenotare la vacanza. C’è chi non riscontra “un cliente tipo”, ma attesta che “la voglia di vacanza c’è dopo tante limitazioni – racconta Luca Montanari, titolare della adv Pleasure Travel -. Covid, guerra, rialzo dei prezzi al dettaglio hanno portato una fascia di persone più fragili ad essere attenti nelle spese. E in questi casi alla vacanza si può rinunciare”. A ricomparire sono le famiglie, “che erano un po’ sparite nelle stagioni passate – osserva Francesca Neri, direttore tecnico – legale rappresentante di No Stop Viaggi -. Sono ricomparsi i viaggi di nozze, i più sacrificati in assoluto fino ad ora”. C’è stato anche “un incremento della domanda da parte di giovani che vogliono organizzare la classica vacanza al mare tra amici”, attesta Nadir Vedana, responsabile della adv Desiderando Viaggiare. I numeri sono in crescita, ma si deve fare attenzione a quelli che sono “i numeri reali del turismo organizzato”, ammonisce Montanari. Perché se “è pur vero che ci sono un paio di t.o. che possono portare fatturati interessanti, è un dato di fatto che a oggi nelle adv il fatturato rimane mediamente il 60% di quello del 2019”. Neri attesta la ripresa, ma dice anche: “Certamente non cantiamo vittoria, i mesi davanti sono ancora tanti e sappiamo che le insidie sono sempre dietro l’angolo”. Tra i fattori che hanno aiutato, secondo Vedana, c’è “la percezione della fine delle restrizioni, i clienti hanno ritrovato la voglia di viaggiare con particolare interesse per l’estate, che ha avuto un buon incremento di domanda già da inizio anno”. La voglia di viaggiare c’è, ma qual è la situazione prodotto in adv? A detta di Montanari “c’e pochissimo prodotto sugli scaffali”, il che è un peccato, non solo dal punto di vista delle vendite, ma anche perché ci sono meno chance per le adv. Per Neri, invece, “il prodotto è quasi tornato a regime, le proposte non mancano”, semmai “sugli scaffali mancano i cataloghi, fisicamente stanno diventando quasi vintage”, dice. Una riflessione che trova tutti concordi. Fermo restando che si comprende l’impegno economico che i cataloghi richiedono, le adv mostrano l’esigenza di questo strumento voluto anche dai clienti, come osserva Paola Muratore, banconista dell’adv Bluvacanze di Paderno Dugnano, “hanno voglia di sfogliarli, però continuano a mancare”. Montanari lo dice chiaramente: “Non vogliamo trasformarci in agenzie virtuali, vogliamo sederci con il nostro cliente, magari bevendo un caffè, parlando di vacanze, sfogliando il catalogo”. Un’indicazione importante per il versante del tour operating.

La mappa delle mete richieste

Cosa chiede il cliente che entra in agenzia? Dalle testimonianze raccolte dal fronte agenziale, c’è chi attende “la completa riapertura dell’Asia, con particolare attenzione sul Giappone”, dice Desiderando Viaggiare, che vende “Disneyland Paris, Sardegna, Caraibi, Maldive, Zanzibar” ed indica un ritorno alle crociere che trova concordi anche le altre adv. In particolare Neri osserva che il fronte crocieristico sta proponendo “un’offerta varia e la recente liberalizzazione delle escursioni ha dato una notevole spinta alle prenotazioni”. Tra le mete vincono “Mediterraneo e Italia, sul lungo raggio gli Stati Uniti, senza dubbio”. Montanari parla di Mare Italia, ma a suo dire “il vero boom è il ritorno del Mar Rosso”, oltre che delle crociere, unitamente a “tanta voglia di lungo raggio”. Ad essere “sottotono Grecia e Baleari”. Muratore cita soprattutto l’estero, il che significa “Maldive, Stati Uniti, Kenya. Sta tornando la Tunisia e poi Egitto mediterraneo”. Quanto all’Italia “la chiedono, però poi non confermano a causa dei prezzi”. Quali sono le politiche dei t.o. per incentivare le vendite? Montanari vede “ritardo e timori nel presentare programmazioni e cataloghi. Iniziative che probabilmente arriveranno in piena stagione e non serviranno a risollevare i fatturati 2022”. In questo momento “gli strumenti più gettonati – osserva Neri – sembrano essere iniziative commerciali volte all’advanced booking e campagne per noi adv”. Concorda Vedana sul fatto che “la maggior parte dei t.o. ha iniziato quasi fin da inizio anno a promuovere riduzioni per incentivare il prenota prima, riconoscendo over alle adv”. Il problema, però, è il fatto che “i prezzi sono lievitati”, ribadisce Muratore.

Stefania Vicini

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